sabato 20 febbraio 2016

Viva lo Zika e che Dio lo benedika



Nelle ultime settimane è improvvisamente comparsa sui media la storia dell'anomalo aumento dei casi di microcefalia osservato tra i neonati in Brasile e della sua attribuzione alla diffusione di un virus di origine africana, lo Zika (dal nome della regione dell'Uganda dove fu scoperto) veicolato dalla zanzara Aedes aegypti, responsabile della diffusione di altre malattie virali come il dengue, la febbre gialla e la Chikungunya. Sempre secondo i media è emergenza mondiale perché il virus si diffonde a grande velocità e si stanno studiando quindi, per contrastarlo, l'apposito vaccino e una super-zanzara geneticamente modificata per combattere quella cattiva di natura. Zanzara che, come vedremo, esiste già da tempo.
E ancora: vista la gravità della situazione - lo dicono sempre i media - il Papa addirittura apre alla contraccezione preventiva e il Brasile, visto il clima da psicosi che si è instaurato, è preoccupato delle ricadute negative sulla sua economia in vista delle olimpiadi della prossima estate. 

Ora, le psicosi collettive non sono quasi mai spontanee ma vengono più facilmente indotte. In questo caso nella storia raccontata vi sono parecchi parametri che non quadrano ma, naturalmente, se pensate che la causa delle microcefalie non sia affatto il virus Zika - come suggerisce a media unificati il frame - ma qualcos'altro o, ancor più probabilmente, un concorso di varie cause, siete dei complottisti. 
In effetti questa storia è altamente contaminata da dosi da cavallo di propaganda e presenta un inquietante monito per il nostro prossimo futuro di Ttippisti. Lo vedremo alla fine ma andiamo per ordine.

La microcefalia è un tipo di malformazione congenita piuttosto rara che impedisce il normale sviluppo del cervello costringendolo entro una scatola cranica troppo piccola, causando così al soggetto gravi ritardi mentali. Le sostanze che più frequentemente hanno dimostrato possedere effetti teratogeni (ovvero che inducono malformazioni nel feto) sono farmaci (il caso di scuola della talidomide), e agenti chimici rilasciati nell'ambiente. E' vero che, ad esempio, un'infezione virale da rubeola come la rosolia contratta in gravidanza può provocare danni congeniti al feto ma, come insegna il caso storico dell'Agente Orange in Vietnam e delle altre contaminazioni da diossina come quella di Seveso del 1976, l'aumento dell'incidenza di malformazioni neonatali è più facilmente attribuibile ad una contaminazione chimica ambientale piuttosto che ad altre cause. Esemplare anche il caso dell'abnorme incidenza di malformazioni nelle zone di guerra come l'Iraq (ma non solo, basti pensare agli animali deformi ed agli abitanti ammalati di Salto di Quirra in Sardegna), dove sono stati impiegati proiettili all'uranio impoverito e sostanze come il fosforo bianco, per non parlare dell'effetto delle radiazioni ionizzanti.

La malattia provocata dal virus denominato Zika (costa $599) esiste ed è endemica in varie parti del mondo ma è normalmente benigna, al punto che le sue complicanze sono rare. Come accade per qualunque infezione virale, dato il carattere intrinsecamente opportunista dei virus, il soggetto immunodepresso è quello che subirà i danni maggiori, soprattutto di tipo neurologico. 
In nessuna passata epidemia di Zika, come quella in Polinesia, e nemmeno in quella attuale in Colombia, è stato registrato un solo caso di microcefalia tra i nuovi nati.
La domanda è quindi: non sarà che nelle zone colpite del Brasile (solo a Pernambuco si registra il 35% dei casi totali di microcefalia) sia stato impiegato qualche tipo di sostanza tossica in maniera maldestra o eccessiva? 

Il miglior riassunto del caso Zika e delle sue contraddizioni l'ho trovato in questo rapporto (qui il pdf completo) realizzato da una rete di medici e ricercatori argentini che analizza varie ipotesi sull'origine delle microcefalie in Brasile. L'Argentina, tra l'altro, sta attualmente affrontando il caso delle malattie e malformazioni attribuite ad un uso sconsiderato di tonnellate e tonnellate di pesticidi irrorati sulle sue coltivazioni di soia transgenica. Sotto accusa in particolare il famoso diserbante Roundup prodotto dalla Monsanto, contenente glifosato.
A proposito del caso Zika, i medici argentini ricordano la massiccia campagna di disinfestazione contro la zanzara portatrice del dengue condotta proprio in Brasile mediante irrorazione con pyriproxyfenun larvicida impiegato, a piccolissime dosi, anche come antipulci per i nostri animali domestici e raccomandato dal WHO per la sua bassa tossicità addirittura come disinfettante per l'acqua. Forse è un dettaglio che anche il pyriproxyfen sia prodotto da una società legata a Monsanto.

Riassumendo l'ipotesi: per prevenire la diffusione del dengue, il governo brasiliano decide di disinfestare dalle zanzare portatrici del virus il territorio, irrorandolo con un agente chimico, il pyriproxyfen che, forse utilizzato in dosi massicce ed improprie ed introdotto nella catena alimentare mediante il suo utilizzo per la sanificazione dell'acqua, per giunta in una delle regioni più povere del paese, con problemi di igiene e sanità pubblica, può aver sviluppato l'effetto teratogeno non solo sulle zanzare ma anche sull'uomo, provocando i casi di microcefalia.

Un'altra possibile causa o concausa delle microcefalie potrebbe essere stata una campagna di vaccinazione obbligatoria di decine, se non centinaia di migliaia di donne gravide condotta nel 2014 con un vaccino trivalente contenente i virus di pertosse, tetano e difterite che è stato aggiunto all'altro vaccino trivalente morbillo, rosolia e parotite, somministrato anch'esso in gravidanza. La maggior parte delle donne gravide della campagna del 2014 risiedevano proprio nella zona di Pernambuco. 
Qualche anno fa, diciamo pure una ventina, chi mi insegnò biologia sarebbe inorridito al pensiero di inoculare un vaccino contro la rosolia nel corso di una gravidanza, ma ormai il dogma del vaccino come panacea di tutti i mali è talmente incistato nella mentalità scientifica che probabilmente sono caduti tutti i freni inibitori, anche quelli che suggerirebbero prudenza e considerazione di eventuali effetti collaterali. O meglio, in occidente, in Inghilterra, del vaccino trivalente in gravidanza si dice questo:

"Vaccinarsi prima o poco prima della gravidanza non comporta rischi noti. Il vaccino non è raccomandato per precauzione, in gravidanza." Il che è abbastanza contraddittorio ma serve per pararsi le chiappe in caso di problemi fin dai tempi della talidomide. E in Brasile?

Il paese sudamericano è impegnato nello sviluppo di un'industria di vaccini low cost da esportare nel Terzo Mondo, operazione patrocinata anche dalla Fondazione di Bill Gates e signora, molto più interessati attualmente ai virus biologici piuttosto che a quelli informatici. Siamo sicuri che in questo campo così delicato, dove un buon prodotto di solito è piuttosto costoso, low cost significhi anche sicurezza, innocuità e correttezza nella sperimentazione preliminare? 
E siamo sicuri che questi vaccini, a tre alla volta e tutti insieme, per giunta nel corso di una gravidanza che, per una donna, rappresenta una prova immunitaria tra le più impegnative della sua vita, siano veramente innocui, tanto per non citare il caso della ormai nota Sindrome del Golfo?
Assieme ai casi di microcefalia, l'emergenza Zika sta registrando anche un'epidemia di Sindrome di Guillain-Barré - una grave forma di paralisi periferica - che in passato è stata associata a danno postvaccinale. Epidemia come quella osservata dopo la campagna di vaccinazione di massa contro l'influenza suina del 1976 negli Stati Uniti.

E' così improbabile che in un organismo in gravidanza, sottoposto a forte stress immunitario naturale e indotto da un cocktail di vaccini, sotto l'azione di agenti chimici tossici provenienti dall'ambiente esterno, incluso un virus concomitante il cui effetto normalmente benigno qual è quello dello Zika viene invece amplificato, possano manifestarsi danni neurologici ed effetti teratogeni sul feto?

Per completare il quadro, il rapporto dei medici argentini cita l'introduzione nell'ambiente brasiliano di 15 milioni di zanzare maschio geneticamente modificate, brevettate dalla britannica Oxitec, portatrici di un gene letale che provoca la morte delle larve. Operazione che si è rivelata non solo fallimentare ma drammaticamente controproducente. In primis perché, nelle zone dove ne è stata testata l'efficacia, solo il 15% delle larve è risultata transgenica, dimostrando che le zanzare locali in pratica non gradiscono molto i maschi OGM. Inoltre, da un punto di vista pratico, visto che comunque le femmine vanno alla ricerca di sangue quando sono gravide per nutrire le uova, introdurre nell'ambiente un numero così alto di maschi significa moltiplicare le gestazioni, le punture e in definitiva, la propagazione del contagio dell'eventuale virus Zika, dengue o purchessia. Virus che, da parte sua, sfruttando materiale genetico di un ospite GM, potrebbe andare incontro ad una mutazione particolarmente aggressiva, in una reazione a catena di eventi che rischia di divenire incontrollabile.

Da ciò che avete letto finora cosa potete avere concluso: che i casi di microcefalia in Brasile sono il risultato di una serie sfortunatissima di coincidenze oppure di una serie di sfide portate dall'Uomo all'equilibrio della natura, oppure ancora solo ed unicamente colpa del virus Zika?

Come vedremo, questo Zika è l'Harvey Lee Oswald della situazione. La chiave ideale per altri ulteriori proficui sviluppi da economia dei disastri. E' soprattutto un ottimo strumento di propaganda.
I media non hanno dubbi, infatti. Questa affermazione da manuale è tratta da un articolo del New York Times intitolato: "Le teorie e i sospetti sul virus Zika dei quali dovreste dubitare."


 Ve lo traduco perché merita:

"Sebbene non vi sia alcuna prova definitiva che il virus Zika sia il responsabile dell'insorgenza della microcefalia in Brasile e dell'epidemia di Sindrome di Guillain-Barré in sei nazioni, le maggiori autorità sanitarie del mondo sono prossime alla certezza che lo sia."
Vedete, con le affermazioni di questo tipo io applico questo metodo: se dicono di essere certi che è andata così, io sono certa che non è vero. Non è malafede, è conoscenza del proprio pollame.
Dall'affermazione suddetta, quasi surreale per il suo grandefratellismo, è possibile trarre una traduzione di secondo livello:

"Sono le maggiori autorità sanitarie del mondo a decidere cosa provochi le malattie".

Ed una di terzo livello:
"Ovvero sono le corporation a deciderlo."
Neghereste infatti che, dopo ciò che vi ho raccontato, questa storia sia intrisa e gocciolante di interesse e prospettive di profitto? 
Pensate alla sterminata platea di agenti interessati al fenomeno Zika. I produttori di zanzaroni mutanti OGM, quelli di vaccini tosti per tutti i gosti, di antivirali tanto inutili quanto costosi; quelli di larvicidi, i politicanti ansiosi di beccare la stecca dai lobbisti di tutte le categorie precedenti. E ancora, quelli che intravedono nella moltiplicazione di zanzare (nature o OGM che siano) un monito contro Er riscardamento globbale. Causato, forse, anch'esso, dal tentativo dell'Uomo di rubare il fuoco degli dei per modificare il clima del pianeta.


A difesa del profitto c'è l'industria della negazione, schierata contro chiunque trovi la versione "E' stato Zika in solitario" alquanto traballante. 
Si va dal giuridicamente sorprendente titolo "Zika colpevole finché non sarà provata la sua innocenza" sulla gazzetta del miliardario "Forbes", alla Große Koalition di megafoni mediatici per tacciare di complottismo - e quindi di eresia, con tanto di rogo metaforico - chiunque osi anche solo sospettare di colpevolezza i produttori di pesticidi come Monsanto e celebrarne invece le lodi sperticate: "Bevete più glifosato, il glifosato fa bene / il glifosato conviene / a tutte le età".
Oppure le autorità che scoprono solo ora che la povertà nella quale vivono i loro cittadini è assai poco igienica.

A questo punto chiedo: se Monsanto o altre sue sorelline non hanno contaminato l'ambiente, perché agitarsi tanto contro il complottismo?
Pensate che ancora non è entrato in vigore il TTIP, e per questo possiamo ancora parlare di possibili danni dei larvicidi, nominare invano Monsanto e gli altri agenti arancioni del disastro globale. Quando le corporation potranno considerare reato anche solo il sospettarle colpevoli di qualcosa e scateneranno contro di noi i peggiori legali-squali del globo, non avranno più nemmeno bisogno di inventarsi la storiella del virus con il nome evocativo di qualcosa da benedire. Che intendono ammazzarci ce lo diranno in faccia senza più alcun residuo di pudore.

Zika è un catalizzatore e, come tutte le catastrofi o supposte tali, una manna. Ci perseguiterà ancora per qualche tempo finché le multinazionali non avranno finito di studiare come sfruttare il suo potenziale e non prima di essere riuscite ad evitare di risarcire le vittime dei loro eventuali errori e poi sparirà, offuscato dalla prossima mutazione di Ebola o dai grandi classici della peste suina o aviaria. 
Se sui giornali, all'insegna del frame della panacea per tutti i mali, si delira di un improbabile prossimo "vaccino contro l'Alzheimer" nella realtà si stanno studiando seriamente vaccini perfino contro i batteri resistenti agli antibiotici. Chissà se finiremo sterminati come umanità da un banale ma ultra maxi mega super funkie streptococco aureus come i marziani di "Guerra di Mondi"? Il fatto che a presentarci questi studi sia un personaggio che mescola nel curriculum l'economia, la finanza, un think tank, la politica, i microbi e Goldman Sachs, non promette niente di buono.

10 commenti:

  1. ... senza contare che nei microcefali albergano micropensieri: due piccioni con una favola. Non sempre l'evoluzione (soprattutto indotta) va verso un futuro radioso, talvolta scarta verso l'atrofizzazione. Ohè, Barbara, qua più che il telegiornale che non c'è andiamo verso un superReport...

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  2. Il personaggio citato é Jim O'Neill. Aggiungi il link Barbara. É istruttivo leggere le argomentazioni del lupo.

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  3. Anonimo09:01

    Qualcosa ne capisco, ma ho bisogno di pensarci un po' sopra. Comunque la libera circolazione di mosche e zanzare non puo' essere messa in discussione. Vuoi mandare gli F35 ad intercettarle ? Al che, se la zikka e' gambiana come i profughi sono siriani... tecnicamente, il voler creare un mondo con un unico ecosistema rischia di fare scomparire la vita sulla Terra, non solo l'uomo. E questo senza nemmeno voler sospettare che alcuni laboratori si producano in virtuosismi come questi. Basterebbe la dimensione del fenomeno naturale che per la sua velocita' non rende possibile un congruo adattamento. Comunque l'avevamo gia' capito che vogliono sfoltire un po' in giro.

    G.Stallman

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  4. Le zanzare OGM, che dovrebbero combattere quelle "cattive" della Zika, mi mancavano. Poi, tra qualche anno, magari ci accorgeremo che quelle zanzare fanno disastri ben più grandi dello Zika ma (sfiga!) essendo OGM sono particolarmente dure da combattere. Chissà perché mi vengono in mente Saddam e Al Qaeda.

    Aggiungo un paio di articoli:
    http://blog.ilgiornale.it/locati/2016/02/03/zika-condannato-senza-giudizio-scientifico/
    http://www.assis.it/microcefalia-virus-zika-il-condannato-senza-giudizio/

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  5. Mi è appena arrivato un avviso per la vaccinazione (gratuita): Che dite la faccio o non la faccio.Dubbio atroce. Devo informarmi se è la trivalente, quella buona per tutte le cose o se specifica? Il foglio non è molto chiaro. Nel dubbio io aspetto. Anzi forse è meglio usarlo in modo diverso.

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    1. In quel modo non sbagli, magari sarà ruvido ma non sbagli...

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  6. Questa storia del virus Zika mi ricorda quello che è successo in Giappone tra il 1960 e il 1970 circa con lo SMON. Lascio un link perché conoscere la storia dello SMON può essere interessante per capire la psicosi collettiva che ci sta colpendo oggi con lo Zika (per carità, gli esempi sarebbero tanti perché ieri si chiamava H1N1 o swine flu o completate voi).
    Sostanzialmente i virologi giapponesi stavano cercando un virus che giustificasse quella che a loro sembrava una nuova epidemia, e il lato tragico della storia, è che era stata la stessa cura dei sintomi del virus inesistente a causare la malattia. Credo che la storia sia poco conosciuta anche 40 anni dopo, e il motivo non deve sembrare particolarmente sconvolgente.
    Buona lettura.
    http://www.mednat.org/aids/smon_fiasco.htm

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  7. Anonimo07:57

    Se siete interessati a Zika virus (ATCC® VR-84™) è in vendita quì a soli €599 la confezione (Depositor: J. Casals, Rockefeller Foundation):
    http://www.lgcstandards-atcc.org/products/all/VR-84.aspx?geo_country=es#history


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  8. Scusate l'OT ma la notizia della morte di una donna del valore di Ida Magli non puo' lasciare indifferenti.

    -- Maurizio

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