mercoledì 10 maggio 2017

Il cancello d'Europa. La nuova Operazione Husky


Dall'ottimo sito Gefira, il primo che rivelò con i suoi articoli i movimenti strani delle Organizzazioni Negriere Globaliste al largo della Libia e ci fece conoscere, tra l'altro, les liaisons dangereuses di Madame Catrambone e gentile consorte con ambientini prossimi alle grandi società di contractors, traggo e traduco parte di un articolo di Daniel Moscardi pubblicato con il titolo "Africa’s gate to Europe: Operation Husky, again"
Per chi non lo sapesse, Operazione Husky era il nome in codice dello sbarco in Sicilia, la missione alleata che permise la liberazione dall'occupazione tedesca e la rioccupazione in senso atlantico del paese sconfitto. Nel back office dell'operazione militare, per preparare il terreno e favorire il passaggio delle truppe alleate in terra sicula evitando troppo scarmazzo da parte dei notabili locali, l'OSS (come si chiamava allora l'agenzia che sarebbe poi diventata la CIA) si affidò all'esperienza e potere di persuasione di don Lucky Luciano, liberato da un carcere newyorchese ed inviato in Sicilia in missione per conto di Dio, ovvero di Allen Dulles.
I maligni sostengono che la mafia in seguito reclamasse in contropartita e in concessione perpetua una partecipazione attiva nella gestione della governance italiana aiutati dal figlio di Dio, James Jesus Angleton.
Dell'articolo di Moscardi vi presento solo questo estratto, che racconta una realtà che desta in noi giustamente una grande preoccupazione. Ovvero l'invasione programmata e lucida del nostro territorio con soggetti che nulla hanno a che fare con esso, sia per cultura che per radici e civiltà e che non si capisce, ma si intuisce, cosa vengano portati a fare, non essendo in grado di diventare automaticamente, per puro contatto con il suolo europeo, né "milanesi", né "tedeschi", né "cinesi".

***

Vallombrosa è un luogo unico in Toscana. Il suo fondatore, San Giovanni Gualberto, monaco benedettino, subito dopo l'anno 1000 scelse questo luogo appartato sulle montagne a 40 km ad est di Firenze per condurvi un'esistenza da eremita assieme ad un ristretto gruppo di monaci con i quali iniziare il suo ordine monastico, quello dei benedettini Vallombrosiani. 

John Milton, durante un viaggio attraverso l'Italia nel 1638, trovò ispirazione a Vallombrosa e ivi un'iscrizione in marmo ricorda ai turisti che proprio qui Milton mise per iscritto il suo "Paradiso perduto". Vallombrosa non è un posto per le folle; piuttosto un luogo dove cercare la meditazione e l'ispirazione.  

Per me Vallombrosa rappresenta i ricordi della mia infanzia. Volendo, potrebbe essere definito un pezzo della mia Heimat personale. Già negli anni '60, quando l'automobile era ancora un lusso irraggiungibile per molte famiglie italiane della classe operaia, prendevamo l'autobus della domenica mattina dalla stazione ferroviaria di Firenze, portandoci dietro un frugale pranzo, e ritornavamo in città con lo stesso autobus in tempo per la cena. Per me bambino quello era il momento clou della settimana - o del mese - ed era tutto ciò che ci potevamo allora permettere come vacanza.



E' con questi ricordi in mente che ho guidato la mia moto lungo la strada che si snoda attraverso il parco nazionale che fa parte di Vallombrosa, ma quando ho spento il motore non mi ha accolto il silenzio che, come al solito, mi aspettavo ma una cacofonia inquietante che ha attirato la mia attenzione. Proveniva da una folla di giovani africani, tutti sui 20 anni, in piedi o seduti attorno alla zona del monastero e tutti a fare la stessa cosa: urlare dentro ai loro smartphone, evidentemente per parlare con i loro cari a casa. Benvenuti nella nuova Italia, dove la sostituzione della popolazione originaria, una volta conosciuta come "italiani", è in pieno svolgimento. Solo pochi anni fa questa affermazione avrebbe causato incredulità sarcastica, ora è realtà di fronte ai nostri occhi. 

E' successo durante la notte (letteralmente), in inverno, quando più di 100 “migranti” provenienti dall'Africa, appena sbarcati in Sicilia, sono stati scaricati in questa oasi di pace e tranquillità. Si potrebbe pensare che il luogo fosse stato scelto perché i monaci benedettini erano pronti ad aprire le loro porte in segno di carità e compassione ma non si tratta di niente di tutto questo. In realtà, e senza alcun aiuto da monaci, si è trattato di puro business: minimo sforzo per il massimo profitto.

Prendete un gruppo di imprenditori locali e date loro un vecchio albergo abbandonato nei pressi del monastero; uno di quegli alberghi dove hanno sempre soggiornato i viaggiatori. Fateglielo ristrutturare alla bell'e meglio per renderlo un ostello quasi decente per potervi ammassare più africani possibile. Raccogliete 25/35 euro al giorno per persona accolta, per gentile concessione dei contribuenti italiani. Ed eccoci, benvenuti al business più redditizio e in forte crescita d'Italia. (1) L'esempio di Vallombrosa non è un'eccezione, piuttosto la regola di ciò che sta accadendo in Italia, ovvero ciò che potrebbe altrimenti essere definita “invisibilità redditizia”. Fino ad ora i governi locali - specialmente quelli prossimi ad elezioni - erano stati molto accorti a “smaltire” i migranti in zone appartate, periferiche, in modo che la gente del posto non notasse la loro presenza nella vita quotidiana. Ora, ad un tasso stimato di arrivi/sostituzioni di oltre 250.000 persone all'anno, mantenere l'invisibilità di questo business sta diventando e diventerà sempre di più un serio problema.

Infatti, se i migranti non sono confinati nei loro alloggi e sono quindi liberi di muoversi, con qualsiasi mezzo di trasporto pubblico a disposizione, la conseguenza ormai difficile da nascondere è che una città come Firenze assomigli ogni giorno sempre più un suk africano, con un giovane africano fuori da ogni esercizio commerciale ad elemosinare soldi o cercando di vendere inutile chincaglieria cinese. Se si parla con loro, vi racconteranno tutti la stessa storia: non sapevano che sarebbe stato così brutto. In Nigeria, Ghana, Mali, Senegal, Costa d'Avorio, Burkina Faso - e l'elenco potrebbe continuare - era stato loro promesso che una volta qui (in Europa) ce l'avrebbero fatta. Ho chiesto: "In che modo? Chi vi ha raccontato queste favole?"
Non ho potuto ottenere una risposta convincente, e ho avuto la sensazione che non avrei dovuto nemmeno fare quella domanda. Considerando che, in media e come minimo, ogni migrante paga per arrivare in Europa tra i 2.000 e i 4.000 euro, tale somma è considerata come un investimento per la vita che dovrebbe garantire un futuro migliore non solo a loro ma alle loro famiglie in Africa.

Se avete investito tutti i vostri risparmi oltre a contrarre un potenziale debito futuro per arrivare nella terra della prosperità non avrete di certo intenzione di andarvene tanto presto. Dopo tutto, anche se vengono trovati come clandestini sul suolo italiano, tutto ciò che possono ricevere è un foglio di via in cui le autorità statali italiane intimano loro di lasciare il territorio italiano entro - normalmente - una settimana o giù di lì. Dopo il clandestino è lasciato libero di andare, fino alla volta successiva in cui sarà di nuovo preso, magari in occasione di un reato commesso, o dopo l'ennesimo foglio di via quando ormai avrà capito di trovarsi in una repubblica delle banane.
(Daniel Moscardi)

A proposito di fogli di via, l'energumeno che sere fa ha aggredito la troupe di Matrix facendo urlare l'inviata Parisella che poco prima si era preoccupata di "non disturbarli", è risultato un ivoriano di 37 anni, clandestino (Costa d'Avorio, una delle economie più prospere dell'Africa) con precedenti penali per violenza privata e per questo già corredato di invito a smammare, ovviamente disatteso. 
Per conoscere l'origine dell'energumeno, che per il MSM era rimasto sempre e solamente "un uomo",  ho dovuto andare su Breitbart che poi mi ha rimandato alla cronaca romana locale. 

10 commenti:

  1. Se dietro alla stucchevole ed ipocrita patina della caritatevole accoglienza, non si nascondesse un mero profitto economico, o peggio, un perverso disegno per destabilizzare l'economia e la società di un Paese strategicamente molto importante come l'Italia, non si riuscirebbe a comprendere i motivi di un così tenace impegno a favore della cosiddetta integrazione.
    Se il migrante è economico e clandestino non ha diritto a stare da noi, se invece è un profugo che rifugge dalle guerre nei suoi territori, egli dovrebbe essere ospitato provvisoriamente presso un apposito centro, in attesa di essere reimpatriato quanto prima.
    Invece da noi succede l'esatto contrario...tutti vengono accolti, anzi vengono "prelevati" e si cerca di integrarli in tutti i modi, tramite corsi di lingua italiana, inserimento in lavoretti di pubblica utilità e addirittura anche insegnando loro a sciare.

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  2. Quando ci saranno 4-5 milioni di africani in Italia. Tutta questa gente giovane cosa farà in Italia accatonaggio a vita? Mantenuta per sempre dalle istituzioni?
    Visto che con l 'automazione del mondo del lavoro, nei prossimi decenni, si perderà ulteriori posti di lavoro.
    Alla fine lo scopo è lucrare nel breve per avere il caos dopo, città tipo Caracas con 40 morti di violenza di media al giorno.
    Sinceramente non capisco i nostri politici. Alla fine sono loro che vivono nelle ville con il bmw.
    Siamo messi veramente male ed il.bello che la stragrande maggioranza degli italiani non capisce ciò.

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    1. @Alessandro Bindi

      "Sinceramente non capisco i nostri politici. Alla fine sono loro che vivono nelle ville con il bmw", Alessandro Bindi.

      Ecco qui la risposta:

      http://paolosensini.com/quello-che-il-politcally-correct-non-dice-sulla-brexit.php

      Stessa cosa è avvenuta per l'elezione di Macron, circa il 98% degli immigrati francesi con diritto di voto ha votato Macron, che guarda caso, che strana coincidenza, si è dichiarato favorevole a ulteriore immigrazione in Francia!!

      Un antipasto è appena avvenuto in Italia nelle recentissime primarie del PD in una città della Campania, immigrati africani senza alcun diritto di voto sono stati portati a votare per le primarie del PD e il sindaco PD era tutto contento d averlo fatto!!

      Ciao!

      Fabrice

      PS "la minoranza razziale è un mercenariato elettorale, tanto in America quanto in Francia. La si compra, la si controlla, la si rende un agente del sistema", Emmanuel Todd.

      Fonte, digitare su DuckDuckGo ( o su google se preferisci, io non lo uso più!! ) le seguenti parole chiave:

      Il mondo non la pensa come noi: la dura lezione di Macron Libreidee

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    2. @Fab Farn
      Che ti devo dire la cosa è inquietante. Forse è vero che la realtà supera la fantasia.
      Io pensavo solo ad una questione di soldi delle cooperative e classi politiche.
      Ma ad avere un vero e proprio piano è da sociopatici peggiore della Kalergipatia.

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    3. @Alessandro Bindi

      Per renderti conto davvero che la realtà supera la fantasia, ti consiglio le seguenti letture:

      1) "Gli stregoni della notizia. Da Kennedy alla guerra in Iraq. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi", Marcello Foa.

      2) "La fabbrica del falso", Vladimiro Giacchè.

      3) "Media e potere", Noam Chomsky

      ps un anteprima:

      http://www.libreidee.org/2010/09/chomsky-10-mosse-per-manipolare-ogni-giorno-la-verita/

      Buona lettura e ciao!!

      Fabrice

      PS se poi proprio vuoi fare la quadratura completa del cerchio, eccone un'altra molto interessante:

      "Confessioni di un sicario dell'economia", John Perkins




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    4. @Fab Farn ti ringrazio e inizierò piano piano a leggere queste informazioni, tempo permettendo e salvo trattenere il vomito.

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    5. @Alessandro Bindi

      Devo farti una precisazione e un aggiornamento, eccoli arrivano!!

      1) Precisazione.

      NON comprare il "La fabbrica del falso" d Vladimiro Giacchè!!

      Di tutti i libri che ti avevo consigliato era l'unico che non avevo letto e mi ero permesso di consigliartelo perché:

      a) un amico fidato me ne aveva parlato bene.

      b) le reviews su amazon.it erano molto positive.

      c) avevo letto dell'autore qualche suo interessante articolo sull'euro e unione europea.

      E quindi sulla base di questi tre indizi positivi te lo avevo consigliato e me lo sono anche comprato e domenica ( ieri ) me lo sono letto tutto ( 420 pagine ) e ti posso dire tranquillamente che spendere 18 euro per un libro del genere non ne vale proprio la pena!!

      E il motivo è molto semplice, un autore che scrive della fabbrica del falso prodotta dai media mainstream e non menziona mai ( neanche mezza parola ) il ruolo dei servizi segreti occidentali nello spacciare informazioni false per i fini più sporchi e allora di questo autore si può dire tranquillamente che sull'argomento oggetto del suo libro ( Fabbrica del Falso da parte dei media mainstream ossia da parte di Tv e giornaloni che vanno per la maggiore ) parte da presupposti pesantemente errati e quindi come spesso accade in questi casi ( presupposti errati di partenza ) arriva a conclusioni errate!!

      1PS per non parlare poi dell'11 settembre, l'autore parte dal presupposto che la versione ufficiale sia quella vera e non si sofferma con neanche mezza riga su nemmeno un singolo fatto dei fatti ( non opinioni ) più importanti che fanno a pezzi la versione ufficiale dell'11 settembre, incredibile ma vero!!



      2) Aggiornamenti.

      a) Al posto della lettura del libro di Vladimiro Giacchè, un libro che invece squarcia un velo impietoso e nascosto sullo stato del giornalismo occidentale, eccolo arriva:


      "Journalists for Hire: How the CIA Buys the News"
      by Dr. Udo Ulfkotte Ph.D

      b) Mi ero dimenticato di segnalarti un ottimo libro che da la "Big Picture" su finanza e globalizzazione, eccolo arriva!!


      "Le isole del tesoro: Viaggio nei paradisi fiscali dove è nascosto il tesoro della globalizzazione"
      di Nicholas Shaxson

      Eccone una breve sintesi:

      http://www.libreidee.org/2012/08/le-isole-del-tesoro-che-finanziano-legemonia-mondiale/

      Buone eventuali letture e ciao!

      Fabrice



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  3. I clandestini sono a Saltino, discreta località turistica per anziani e giornalieri della zona in cerca di bellezza e aria fresca. Anch'io come nativa fiorentina conservo diversi ricordi bellissimi del luogo. Oggi non ho coraggio di tornarci ma so che in zona Reggello fervono alacri associazioni self benefit dal cuore grande. I reggellesi che tanto vorrebbero aumentare l'appeal della zona pro turismo non la vedono bene ma tacciono. La ragione ha preso, quella si, il largo. RIP

    RispondiElimina
  4. http://www.lastampa.it/2017/05/10/italia/cronache/allergie-e-malattie-autoimmuni-cos-i-microbi-degli-africani-rafforzano-il-nostro-organismo-sEKMmqzAkx1Mvc3zuUTpzM/pagina.html
    subliminal tales...

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