giovedì 29 giugno 2017

Nessuno era Charlie



Questo stramaledetto secolo di merda ci offre l'ennesimo sguardo in fondo ad un abisso di cui non si riesce a scorgere il fondo. Domani la società del Grande Fratellastro Crono ucciderà un bambino la cui vita è stata dichiarata indegna di essere vissuta, come il povero uccellino deforme che servì a Hitler per inauguare la stagione della Gnadentod, della "morte pietosa" per migliaia di suoi connazionali. Primo atto autocannibalistico del grande genocidio a venire.

Charlie Gard è un piccolo inglese nato con una malattia su base genetica che gli si è manifestata a pochi mesi dalla nascita, che è considerata incurabile e che ne ha fatto rapidamente peggiorare le condizioni di salute. Il suo destino sembrava segnato ma i genitori avevano espresso il desiderio di tentare l'impossibile per curarlo. Invece, la cosa pare incredibile ma è vera (se tutta questa storia non è una gigantesca fake news, il che sarebbe quasi da augurarsi) i medici del "primo non nuocere" divenuto oramai giuramento di Ipocrita, hanno deciso che a Charlie deve essere staccata la spina perché "non vi sono cure disponibili per la sua condizione". Per le malattie rare, come quella diagnosticata a Charlie, che affliggono un numero inconsistente di clienti, BigPharma non ritiene opportuno investire nella ricerca di nuovi farmaci. Mica si tratta di statine o vaccini da somministrare a pioggia e possibilmente a forza su intere popolazioni dichiarate malate per decreto da governi di servi compiacenti.
La Corte di Strasburgo, ovvero i soliti parrucconi con il delirio di onnipotenza a sublimare l'impotentia coeundi, richiesta di un parere sulla questione ha confermato la sentenza e, nonostante lo strazio dei genitori che vi si stanno opponendo con tutte le loro forze, ed ai quali viene negato perfino, pare, di poter portare il bimbo a casa per farlo morire secondo natura e in pace, domani Charlie morirà.

Eppure questa è la stessa società dei "Save the Children", pronta a farsi venire le convulsioni davanti agli Aylan spiaggiati, alle "AnneFrank" siriane e agli altri piccoli messi in posa per la foto lacrimogena e falsa come Giuda da spedire a tutte le redazioni per montare l'ultima pedopropaganda pro domo deep state. La società pronta a farti sentire in colpa, ad obbligarti ad essere genitore putativo e a sentirti responsabile di ogni eiaculazione giunta a buon fine nel terzo mondo ma che in realtà ama i bambini come  li amano i pedofili. E che ti ha inculcato per decenni la voglia di non riprodurti perché era una cosa fica e progressista.

Il pampero non ha detto beo su Charlie quando il vecchio Woityla un paio di madonne cattive, condite da un "guai!" da far tremare il colonnato di San Pietro, allora le avrebbe tirate giù di certo. Nessuno pare "essere Charlie" a parte i soliti bigotti e nonostante perfino i radicali aspirafeti abbiano avuto un piccolo movimento sussultorio alla notizia della baby eutanasia coatta che tante cose brutte del passato ricorda.
Charlie deve morire ed è una cosa ineluttabile, come le migrazioni che dureranno vent'anni, come l'austerità assassina, come la moneta stercoraria dell'eurodemonio.

Sapete cosa temo? Che Charlie sia un pretesto, un monito e un esempio. Il primo vietcong a cui hai sparato, dopo il quale hai tranquillamente potuto sterminare interi villaggi con il napalm. Che sia, come negli anni del nazismo, un la che inizia la marcia funebre.
Perché con un piccolo Mohammed o un migrantuccio la cui vita conta non avrebbero il coraggio di farlo, con lui si.

Non sarà che nessuno è Charlie perché Charlie è bianco? Perché la sua è una famiglia bianca e babbo-mamma di quelle che usavano una volta? Alle quali diventerà legge togliere i figli se non li offriranno in sacrificio per Loro? Perché lui è solo un povero piccolo sotto-Isacco per il quale non vale la pena di scrivere un capitolo delle scritture? 
Che viaggi mi faccio? Giorni fa è stato pubblicato questo articolo su un sito femminista. Non è Lercio, anche perché gli altri post che vi si possono leggere sono altrettanto deliranti, soprattutto quelli sul fottuto gender. Ve lo traduco perché merita. Lo ha scritto una inutile e dannosa stronzetta che, se avesse scritto la stessa roba mettendo ebreo al posto di bianco si chiamerebbbe Eichmann e starebbe in galera.
Il titolo dell'oscenità partorita per via cerebroanale da questa scellerata è:


"Al di là del diritto di scelta. La soluzione alla supremazia bianca è l'aborto bianco."

In una società progressista sono spesso le famiglie bianche ad ostacolare l'uguaglianza e la giustizia. La sistematica supremazia bianca dipende, in primo luogo e per massima parte, dall'unità della famiglia bianca. Quando i conquistatori bianchi penetrarono a forza le nazioni ugualitarie delle popolazioni native d'America, vi replicarono subito le loro società bianche, iniziando a parassitarle fondandovi piantagioni bianche possedute da padri bianchi, devote e sottomesse madri bianche e, purtroppo, bambini bianchi, ai quali era concesso il dominio totale sulle popolazioni di colore oppresse e schiavizzate di questi micro-feudi.

Nessuna meraviglia, dunque, che la fascinazione americana per la famiglia bianca abbia seguito di pari passo la proliferazione storica della supremazia bianca. Dopo la ribellione di Bacon, i micro-feudatari ritennero necessario espandere la definizione di famiglia bianca per circoscrivere l'intera società bianca, al fine di costringere la classe operaia nella lotta di classe su base razziale. I bianchi nascono con il senso di identità comune bianca e questa identità li condiziona a replicare il modello di famiglia bianca, perpetuando così il ciclo della supremazia bianca in America. Ecco perché il modello di famiglia bianca deve essere distrutto.

Nel 1973 la Corte Suprema, composta interamente da uomini, otto dei quali bianchi, stabilirono che l'interruzione di gravidanza era ammessa dalla Costituzione fino al terzo trimestre. Per decenni, i prograssisti hanno considerato questa decisione una vittoria nella causa dei diritti delle donne. Tuttavia è giunto il momento di mettere in discussione questa nozione.

In primo luogo, il punto critico è comprendere che definire l'aborto costituzionale rafforza la supremazia bianca. La Costituzione fu scritta e firmata da uomini bianchi per uomini bianchi. La schiavità era costituzionale. La cosidetta due process del giudizio (procedura a norma di legge) grazie alla quale giurie bianche condonano l'omicidio di neri innocenti, è considerato un procedimento costituzionale. La costituzionalità non rende qualcosa necessariamente progressista o intimamente valida. In effetti, la costituzionalità è spesso sinonimo di "a beneficio esclusivo della razza bianca".

In secondo luogo, il concetto di "scelta" riguardo all'aborto è intrinsecamente bianco suprematista. Le donne di colore non hanno spesso lo stesso privilegio delle donne bianche di poter scegliere di abortire. Per ragioni sociali, religiose, economiche ed etiche, le donne di colore possono trovare ostacoli sul percorso dell'autonomia del proprio corpo che le bianche non sarebbero mai costrette ad affrontare grazie al privilegio di essere nate in una società suprematista bianca che continuamente si prende cura dei loro bisogni. Nelle attuali circostanze, le donne di colore non hanno la possibilità di scelta riguardo ai loro corpi. E' tempo di smetterla di considerarle alla pari delle donne bianche, quando è provato che i sistemi di supremazia bianca non agiscono in maniera imparziale con tutte le donne. Visto che la supremazia bianca impedisce alle donne di colore di esercitare la libertà di scelta, dobbiamo livellare il campo di gioco in altri modi.

Bianche: è tempo che facciate la vostra parte! I vostri bambini bianchi rafforzano la società bianca suprematista che vi beneficia. Se ritenete di essere progressiste e nonostante ciò desiderate per vostra scelta di mettere al mondo bambini bianchi, allora siete delle ipocrite. Le bianche dovrebbero essere incoraggiate ad abortire i loro bambini bianchi e utilizzare il tempo e le risorse liberate per assistere le donne di colore che non hanno altra scelta se non quella dicrescere i loro figli. Le donne di colore hanno bisogno di risorse finanziarie e umanitarie. Se questa società bianca suprematista continua ad imprigionare padri neri, le donne di colore sono costrette a restare da sole a crescere la prossima generazione di americani.

Bianche: invece di dedicare tempo ed energia a bambini bianchi che ostacoleranno la lotta delle donne di colore, perché non chiedete alle donne di colore in quale modo potete assisterle nell'autoliberazione? Perché non adottate bambini di colore che hanno perso i loro genitori a causa della società bianca suprematista che avete incoraggiato e sostenuito?

Naturalmente, la scelta migliore sarebbe di agire preventivamente assicurandosi che i bambini bianchi non rischino di essere messi al mondo. Ma in circostanze nelle quali vi fosse una scelta tra generare o terminare, sarebbe meglio approfittare del vostro diritto di scelta e abortire in favore dell'assistenza alle donne di colore.

E' tempo di superare il concetto di scelta ed iniziare a focalizzarci sui bisogni delle donne di colore. E' tempo per le donne bianche di smetterla di tenere conto solo del loro benessere e delle loro ambizioni quando scelgono di avere figli. Siamo entrati nell'era del "pro futuro" nel quale la supremazia bianca è spezzata e i bambini di ogni colore sono liberi di vivere in una società aperta ed accogliente. Essere pro-futuro è il prossimo passo verso la liberazione della donna. Fate la vostra parte, donne bianche: terminate la supremazia bianca.

Che ci azzecchi il povero Gesù Cristo con una khmera rossa di tal fatta è un X File. Ah, ha usato 47 volte la parola bianco. Io la chiamo ossessione. Gli uomini bianchi che lei non desidera contattare devono avere avuto una particella in causa. Vedete a spezzare il cuore a queste piccole iene progressiste cosa si rischia? Se invece siete un sottosviluppato purché non bianco che le gonfia come zampogne allora diventate l'amore della vita loro.
Anche se si affrettano a dichiarare che il sito è un fake, che è satira (ma che c'è da ridere?) io non sottovaluterei questa infame prosa razzista, né la tratterei come un'eccezione perché in America oramai questa musica è la prassi e presto lo sarà anche da noi. Con il genocidio bianco ci si titillano oramai apertamente non solo le femministe con il berretto a sorca, ma professori universitari ed intellettualoidi di varia estrazione, compresi studentelli da fuoricorso congenito ma del colore giusto, invitati dai loro cattivi maestri a vomitare ex catedra oscenità contro i bianchi che hanno lottato per farli studiare, naturalmente nell'accondiscendenza e nel clima da rutto libero a loro concesso dal satanicamente corretto. Il femminismo intersezionale, che la Nicole professa, è una realtà controculturale, e afferma le stesse esatte cose dette in questo articolo.
La discriminazione e il clima da "i bianchi non sono esseri umani" c'è e non è satira. Noi non possiamo dire negro ma loro possono teorizzare l'aborto selettivo su base razziale. Continuate a dare il potere a questi candidati manciuriani sociopatici pescati nel manuale delle perversioni di Krafft-Ebing e vedrete.
Vi lascio anche la schermata con la versione originale, nel caso dubitiate, oltre che dei vostri occhi, anche della mia traduzione e ora vado ad ubriacarmi perché la storia di Charlie, poro bimbo nostro, cucciolo che non suscita pietà ed oltraggio, inferiore perfino ai cani bloccati alle frontiere e salvati a furor di popolo, mi fa troppo male. Che Dio li maledica per dieci eternità consecutive.

L'originale della stronza:


102 commenti:

  1. Condìvido ogni singola parola. L'unico rammarico è che la mamma di tale Nicole Valentine non abbia abortito e la stronza sia nata.

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  2. "Medusa Magazine" è un fake.
    https://whyevolutionistrue.wordpress.com/2017/06/24/medusa-magazine-website-is-probably-a-hoax/

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    1. Probabilmente, dice l'autore del pezzo. A me sa di ricerca di magre scusanti per uno scritto obiettivamente infame.

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    2. ...potrebbe essere anche una tecnica a la "finestra di Overton" : iniziano dicendoti che è una fake news poi, piano piano...

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  3. beh che gli europei (bianchi, grigi, marroni...) di disastri ne han fatti, ne han fatti... comunque se devi perdere il sonno per ogni delirio che trovi su internet, la vita diventa un inferno, e non vale la pena...

    riguardo all'eutanasia, ti ricordo che fino ad un secolo fa la mortalita' infantile era a due cifre... e' cosi' che funziona la natura, fa sopravvivere solo i piu' forti, se non fosse cosi' non saremmo mai sopravvissuti come razza.... dispiace dirlo ma la natura un po' nazista lo e'...

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  4. Ho letto con ansia questo tuo post, visto che non scrivevi da molto...
    Rispondo d'istinto...
    Ma ho dimenticato tutto quello che hai detto prima del piccolo Charlie. In genere non seguo queste notizie così particolari, quasi gossip. Ma le sorti di questo bambino di dieci mesi mi hanno preso, non so perché. Non sono uno dal cuore tenero, ma in questo caso mi sembra di poter parlare di sacrificio umano. Ma perchè? Non me ne faccio una ragione... Forse è un modo per dire che ormai comanda quel tipo di legge e noi possiamo, al massimo, essere contrari. Non ho mai pianto per nessuno, ma già ho pianto pe' sto bambino e ne piangerò ancora. Ma lagrime vere... Povero piccolino... Nemmeno ha diritto a una speranza! E nessuno dirà "je suis Charlie" o "I'm Charlie". Riposa in pace, così è stato deciso...
    Grazie Barbara

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    1. Anonimo08:03

      Come può riposare in pace se la scienza si arrende e ne determina l'uccisione. È considerato un vuoto a perdere, un costo che le multinazionali farmaceutiche non intendono assumersi in carico né come ricerca nè come segno di riconoscenza per i lauti guadagni vaccinati di massa. Charlie è l'individuo, il singolo contro le masse, l'anarchico contro i comunisti e i capitalisti, il puro contro i colpevoli. Non é nemmeno offerto in sacrificio é semplicemente lasciato solo nel vivere la sua morte. É la rinuncia del sapere, della cultura, delle religioni, della ragione, della legge, dell'amore e dello spirito di sopravvivenza collettivo. L'ignavia sociale in cui il bimbo viene ucciso é il segno che si è perso il senso della convivenza (vivere insieme) sociale e dell'identità umana rispetto agli altri esseri viventi. Il che potrebbe anche andar bene se non fosse che alla base, fondamentalmente, non lo si uccide per motivi etici (eutanasia) ma per motivi economici (ricerca costosa e non remunerativa perché malattia rara).Gino.

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    2. L'uccisione legale, ripeto legale, di un innocente (innocente anche in senso giuridico) è, a tutti gli effetti, un sacrificio umano.
      Nel caso dell'aborto, la giustificazione giuridica dell'uccisione è lo "stato di necessità" della gestante. Poi certo, nella prassi e nella routinizzazione nessuno esamina se lo stato di necessità vi sia davvero, ma questo omaggio del vizio alla virtù impedisce che sia positivamente affermato che è legale l'uccisione di un innocente (il cui diritto, in questo caso, sarebbe in capo a un privato).
      La differenza tra questo provvedimento e l'eutanasia nazista sta in questo: che il nazismo la giustifica con l'interesse prevalente della "comunità popolare" (razzialmente qualificata) sul diritto dell'individuo, così pensando di riallacciarsi al diritto precristiano (esempio tipico, Sparta). In questo caso odierno, la giustificazione è in capo alla titolarità dell'interpretazione della tecnoscienza da parte del potere politico e giuridico: se la tecnoscienza decreta che una vita non è "degna" di essere vissuta, il suo braccio secolare la mette a morte "per il suo bene". Dico "braccio secolare", perchè si vede chiaro che qui, la tecnoscienza assume il ruolo che fu della Chiesa nella Cristianità europea: il primo dei "due soli" del "De Monarchia" dantesco; in altre parole, la tecnoscienza diventa un avatar del "potere spirituale" e una delle fonti legittimanti il potere (l'altra è la performatività del potere politico e giuridico, vulgo il fatto che ha il potere e sa farlo funzionare, come un tempo il "potere temporale" deteneva la spada). Questo naturalmente confligge con la formula politica legittimante le democrazie occidentali, che è la sovranità popolare; e infatti, iniziative come queste sono annunci e aperitivi di un nuovo potere in corso di formazione e legittimazione.
      Scomparso il comunismo, il liberalismo si emancipa dalle alleanze provvisoriamente stipulate con il conservatorismo e con il cristianesimo, e manifesta la sua logica in forma pura.

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    3. Hai centrato perfettamente il punto (altro che Hitler).
      Nella sua forma pura, il liberalismo non è altro (Isaiah Berlin) che la dottrina della libertà negativa, ovvero della libertà intesa in senso emancipativo.
      Indi, la dissoluzione di ogni norma, di ogni legame, di ogni vincolo sovra individuale è semplicemente l'effetto voluto e necessario.
      Senza scomodare il complotto satana nazista che esiste solo nella mente di chi prende sul serio quel geniale pazzoide di Svart Jugend.

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    4. Infatti, Hitler c'entra zero. Anzi, Hitler e il nazismo pensano di rimediare all'aporia di fondo del liberalismo, che è proprio il formalismo negativo di una libertà il cui soggetto è perfettamente vuoto e astratto come l'Io cartesiano; e siccome pensano di rimediarvi al di fuori e contro il cristianesimo e in generale fuori e contro a ogni universalismo religioso, filosofico e politico (che ritengono essere causa ultima del liberalismo) vi rimediano fondando il diritto sulla "comunità popolare" definita dall'appartenenza biologica a una razza. Poi Hitler e gli psicopatici che ammazzano il bambino inglese finiscono per fare la stessa cosa, cioè uccidere legalmente l'innocente, ma lo fanno per ragioni e in vista di fini incompatibili tra loro.
      Sul piano filosofico, il liberalismo è questa cosa qui, non altro, e se ne sono accorti subito i suoi critici reazionari, per esempio de Maistre e Donoso Cortès. Poi, sul piano politico, ideologico, storico, culturale, antropologico, è stato e ancora in parte è molte altre cose molto migliori (un liberale vecchio modello come, per dire, Churchill o Croce, di fronte a una schifezza del genere vomiterebbe). Ma la ragione è che il liberalismo, proprio perchè è formale e astratto (e lo è perchè alla sua origine formalismo e astrazione dell'individuo da tutte le sue radici gli sono servite per limitare il potere assoluto dello Stato e della Chiesa) ha sempre per così dire "parassitato" culture, tradizioni, modi di vivere e filosofie non formali e non astratte, ma radicate nella concretezza storica e/o nella metafisica: quali ad esempio il conservatorismo, o il cristianesimo. Adesso il parassitismo liberale è finito, o sta per finire; e la sua astrattezza, il suo formalismo, la negatività o meglio il nichilismo che lo caratterizza vengono anche culturalmente, storicamente e antropologicamente in primo piano. Vulgo, nascono, vivono e prosperano mutanti come i mostri gelidi che hanno preso questa decisione infame, e possono prenderla senza che uun'immediata sollevazione dei popoli li faccia accomodare su un patibolo.

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    5. In effetti, sostanzialmente, possiamo vedere nel neoliberalismo anglosassone l'estremizzazione del concetto di ordine sociale spontaneo che persino alcuni liberali vecchio stampo (il Croce di cui soprappeso esempio) consideravano con sospetto.
      È inevitabile che si giunga a questo, e molti altri orrori seguiranno: se si pensa che la società sia un ordine spontaneo, allora ogni nefandezza va bene.
      Paradossalmente (ma non troppo) il comunismo ha fatto culturalmente molti meno danni ove è stato al potere perché ha avuto la necessità di scendere a patti con la cultura popolare preesistente. Questa necessità il neoliberalismo non l'ha, perché ideologia oligarchica, cosmopolita e classista per eccellenza.

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    6. Sì. Bisogna vedere se scatta e se ha successo il "momento Polanyi", cioè a dire la reazione della società umana di fronte al criterio ordinatore economicista sul punto di disfarne l'ordito e la trama. Qui una buona analisi-riassunto de "La grande trasformazione": http://tempofertile.blogspot.it/2016/08/karl-polanyi-la-grande-trasformazione.html#!/2016/08/karl-polanyi-la-grande-trasformazione.html

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    7. @ BUFFAGNI

      "Infatti, Hitler c'entra zero"

      Per fortuna qualcuno con del sale in zucca esiste ancora.
      Ma Le faccio notare una cosa, Mr. Buffagni:
      in tutti i commenti che ho letto, le "citazioni" riguardo ad Hitler ed il Nazionalsocialismo sono SBAGLIATE. **
      Perché si tira in ballo Hitler ogni 10 minuti,, senza nemmeno sapere di cosa si sta parlando? Se mi trova una risposta, Le offro una cena alla Burgerbraukeller di Monaco.

      Chinacat

      ** Che siano SBAGLIATE non é una mia opinione, è quello che scrivono e sostengono i massimi esperti in merito. Non sono "le teorie di Chinacat", tanto per capirci.

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    8. La risposta è che "Hitler" non è più un personaggio storico, è un personaggio delle fiabe come Barbablù. Il bello delle fiabe è che si possono sempre reinventare e adattare, perchè sono un canovaccio archetipico, non una narrazione storica. L'altro bello delle fiabe è che i bambini ne sono ghiotti, non si saziano mai di farsele ripetere. Grazie per la cena, ma passo, non mi piace la cucina tedesca.

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    9. Ci sono momenti della vita in cui capisci che esistono spiriti superiori.
      Grazie Buffagni.
      Se rinneghi le superstizioni niceane diventi perfetto :)

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    10. @ BUFFAGNI

      Giustissimo, Mr. Buffagni, ha colto nel segno. A.H. è diventato un personaggio atemporale, slegato da qualsiasi contesto storico, del quale tutti sanno più o meno qualcosina perchè almeno UN documentario lo hanno visto. Chiunque lo può citare e mettergli in bocca la qualunque, tanto chi va a controllare?

      Ma c'è un PERO'.
      La prima biografia SERIA su A.H. compare nel lontano nel 1973, scritta dal meraviglioso Joachim Fest e considerata tutt'ora un classico da leggere e da studiare. Badi bene, non sto parlando degli studi di un Broszat, di un Frei, di un Linz, che possono essere alquanto pallosi (se non piace l'argomento).

      Possibile che sia l'unico ad averla letta? Cosa costa uscire di casa, entrare in una libreria e comperarla e leggersela ed IMPARARE? OK, sono 700 pagine scritte in piccolo e con una valanga di note ma santi numi.
      Invece niente, lo zero assoluto, anzi: viene citato ogni 5 minuti proprio dalle persone che non si sono prese la briga di leggere nemmeno due righe sull'argomento. Io resto perplesso.

      Chinacat

      PS
      Purtoppo fu chiusa nel 1979 la famigerata Burgerbraukeller.
      Casomai Le possa interessare, è uscita un film ben fatto sulla causa Irving-Lipstadt (La verità negata).
      David Irving era considerato una autorità nel campo del Terzo Reich, quantomeno fino al processo.
      Se vuole vedere come è possibile manipolare i documenti per mistificare la Storia, è davvero consigliato. Meglio ancora leggere il libro del Prof. Evans sull'argomento, è illuminante.

      https://en.wikipedia.org/wiki/Irving_v_Penguin_Books_Ltd

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    11. Ho sempre pensato che gli impotenti fossero quelli che più si vantavano delle proprie conquiste.

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    12. @ Matteo
      Grazie, troppo buono. Non rinnegherò il credo niceano, anche perchè la perfezione non è di questo mondo e porta sfortuna: per esempio, nella civiltà cinese tradizionale, c'era l'intelligente costume di lasciare un piccolo difetto, quando si costruiva una casa.

      @ chinacat
      La biografia di Fest l'ho letta anche io.

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    13. @ MATTEO

      Tu stai all'intelligenza come la Svizzera sta alla guerra. Imparare, little dumbass, non è una CONQUISTA ma un PERCORSO.

      Chinacat

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    14. @ BUFFAGNI

      "La biografia di Fest l'ho letta anche io."

      Ci avrei scommesso. E se tanto mi da tanto, non è nemmeno l'unico di Fest che ha letto, dato che scrive in maniera superlativa.
      Posto che non l'abbia già fatto, Le straconsiglio "Io no", una visione dall'interno della Repubblica di Weimar.

      Chinacat

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    15. Adoro quando il piccolo analfabeta sclera.

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    16. @ chinacat

      Grazie dei complimenti e del consiglio di lettura.

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    17. @ BUFFAGNI

      I cmplimenti sono gratis, quindi posso abbondare :)

      Per quanto riguarda il libro di Joachim Fest ("Io no") se vuole ne ho una copia in PDF e quindi gratis. Però é in inglese.
      Purtoppo, se dovessi comperare tutti i libri che leggo, sarei già sul lastrico e quindi ogni tanto "saccheggio" in rete.

      Chinacat

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    18. @ MATTEO

      Ci vuole ben altro per farmi sclerare ma detesto profondamente quelli che disprezzano i libri.
      Vedi, tu non lo puoi sapere ma durante un "rogo dei libri" nella Germania nazista (le famigerate Bucherverbrennungen") ci fu un tizio molto brillante che fece notare una cosa:
      "il passo successivo al bruciare i libri, é bruciare esseri umani".
      Era il 1933 e questo tizio aveva già capito tutto.
      Per come la vedo io, chiunque disprezzi i libri, disprezza gli esseri umani.
      Contento tu. Ich nicht.

      Chinacat

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    19. @ MATTEO

      Il tizio in questione è lo scrittore tedesco Heinrich Heine.
      L'anedotto è riportato nel libro "Lo stato nazista" del Prof. Norbert Frei.

      Chinacat

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  5. L'insofferenza per l'innocente, che quando l'innocente si ostina a voler esistere nonostante tutto si tramuta in odio e si conclude in un sacrificio umano a dèi nei quali non si crede è un segno nefasto (per chi invece a Dio ci crede, anche l'apertura di una breccia nelle barriere che ci difendono dagli inferi). Non commento le reazioni delle gerarchie ecclesiastiche sedicenti cristiane perchè a) c'è il Codice Penale e non ho voglia di finire in tribunale b) il linguaggio appropriato al caso è apocalittico, e non sono un profeta.

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    1. Tipica dell'invidia di Dio di questi satanisti è l'ossessione di voler decidere chi è innocente e chi no, chi è vittima e chi non lo è. Vittima e innocente non più per evidenza e definizione ma per editto. Così le loro categorie protette possono sviluppare anche loro la stessa patologia delirante di onnipotenza e vendicarsi sui paria e non eletti.

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  6. Anonimo09:58

    http://hudoc.echr.coe.int/eng#{"sort":["kpdate Descending"],"documentcollectionid2":["DECISIONS"],"itemid":["001-175359"]}

    Il testo della sentenza.

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  7. oikos3111:43

    Che razza di mondo....si dice che un ultramiliardario morto recentemente centenario abbia fatto molteplici trapianti di cuore per vivere il più a lungo possibile....e si parla anche di trasfusioni di sangue giovane ripetute per ringiovanire anziani oligarchi.... Spero proprio che l'Inferno esista per questa gente. OIKOS31

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    1. Anonimo19:00

      Mi scusi ma si dice potrebbe forse puo' essere
      Si dice che gli alieni sono viola quindi.

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  8. Anonimo15:32

    Devo fare i "complimenti" a satana per la sua ineguagliabile intelligenza e conoscenza dell'animo umano.
    La sua capacità di mostrare come "nuove" e "buone" le sue solite strategie di odio contro l'uomo attraendo a se molte menti e cuori ha davvero del ... diabolico

    Piccolo e innocente Charlie hai avuto una mamma e un papà che ti hanno amato sino alla fine
    Perdonaci e prega per noi quando sarai tra le braccia di Dio.

    Paspal

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  9. Anonimo18:34

    Mina Welby sul caso Charlie Gard: "Hanno ragione medici e giudici, così è tortura. Staccare la spina sarebbe legale anche in Italia"
    http://www.huffingtonpost.it/2017/06/30/mina-welby-sul-caso-charlie-gard-hanno-ragione-i-medici-cosi_a_23010135/?utm_hp_ref=it-homepage

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  10. Anonimo18:41

    «Child best interest»
    «Child best interest» significa in pratica che in situazioni del genere il valore che deve prevalere è la tutela del minore. Il diritto alla vita può dunque essere imposto a un essere vivente di soli dieci mesi a prezzo di indicibili sofferenze da parte di quest’ultimo? Secondo i magistrati inglesi no, si tratterebbe di accaniment0 terapeutico. Il giudice Nicholas Francis, estensore della sentenza, ha visitato il piccolo Charlie Gard al Great Ormond Hospital nell’aprile scorso; ne ha constatato le condizioni cliniche irrecuperabili e lo stato di grave sofferenza. Ha preso atto della resa dei medici secondo i quali nessuna cura può avere efficacia; ha preso in considerazione anche la richiesta dei genitori di Charlie che volevano trasferire il loro figlio negli Usa e sottoporlo a una cura sperimentale. Ma, raccolte le opportune informazioni, il giudice ha valutato che quelle cure sarebbero state inefficaci e avrebbero inflitto ulteriori sofferenze a Charlie. Da qui la decisione di «staccare la spina» nel superiore interesse di tutelare il piccolo.
    http://www.corriere.it/esteri/17_giugno_30/perche-piccolo-charlie-deve-morire-giudici-prevale-tutela-bimbo-8b33e2c8-5d9a-11e7-a3ba-28ae329eb765.shtml

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    1. In una civiltà vagamente europea, questa decisione in merito alle cure del figlio la prendono i genitori, non il giudice Nicholas Francis, che evidentemente si ritiene onniveggente.

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  11. Anonimo20:11

    Il pampero...
    troppo impegnato a fare lo onemanshow e dare consigli (non richiesti) all'INPS.
    Che fogno.
    Grazie Barbara, un saluto.
    Alessandro

    RispondiElimina
  12. Interessante il solito richiamo ad Hitler in un post in cui si parla di fatto di genocidio della razza ariana.
    Si, ariana, o al limite "indoeuropea" come ipocriticamente si dice adesso.
    Non "bianca" che non vuo, dire un beneamato cazzo di nulla: gli iraniani non sono bianchi ma sono indoeuropei, e la tribù dell'autrice dell'articolo, guarda caso, è composta da "bianchi" che però non sono indoeuropei.
    Mi raccomando: se ti si rompe lo scaldabagno, è colpa di Hitler.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda Matteo che non sono della tribù della reductio ad Hitlerum. Però se vedo dei parallelismi, visto che l'argomento lo conosco bene, non mi si può imputare di farli notare. Ti potrei dire anche che l'Aktion T4, a questo punto, c'entra poco con il nazismo ma solo con la pulsione autocannibalistica e autodistruttiva dei tedeschi, che non a caso ritorna periodicamente; che negli anni 90 ha sacrificato i fratelli dell'Est e oggi li spinge ad autoimmolare le proprie donne sull'altare del multinkulturalismo e i greci e il resto dell'Europa su quello del globalismo. Sarebbe interessante scoprire perché i tedeschi si odiano tanto da volersi autodistruggere. Per questo seguirono ciecamente un noto necrofilo come Hitler.

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    2. Indi è colpa dei tedeschi se le stesse medesime cose venivano fatte...negli Usa, nel Regno Unito, in Svezia?
      L'unica differenza è che in quei paesi venivano presentate in senso umanitario, almeno il nazionalsocialismo aveva la coerenza di praticare una politica eugenetica palese.
      Keynes era presidente della società eugenetica britannica che fra le altre cose praticava la sterilizzazione coatta delle donne "inferiori" ma questo ovviamente non si dice perché Keynes era un buono che flirtava magari con i cattivi ma pur sempre un buono.
      Comunque come ho già fatto notare, hai inconsciamente centrato il nocciolo della questione, anche se evidentemente ti analizzare razionalmente quello che il tuo notevole intuito ti ha già suggerito.
      Francesi, ancora un piccolo sforzo se volete essere repubblicani, giusto per non citare.

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    3. @ MADAME TAMPIERI

      "Per questo seguirono ciecamente un noto necrofilo come Hitler."

      Lasciando da parte l'espressione "noto necrofilo" che è una sua opinione personale, vorrei sottolineare quel "seguirono ciecamente".
      Le faccio umilmente notare che la tesi del "seguirono ciecamente" è una tesi che la storiografia SERIA sul Nazionalsocialismo ha abbandonato da tempo.
      Non solo. La tesi del "popolo compatto dietro il suo Fuhrer" fu elaborata da Joseph Goebbels, dove la cecità era richiesta trattandosi di FEDE e non di politica; scrivere che i tedeschi seguirono ciecamente il Fuhrer significa implicitamente dare ragione alle balle di Goebbels.
      Ovviamente che il popolo tedesco seguisse compatto e monolitico il proprio Fuhrer è una inesattezza storica, ampiamente smentita da dozzine di studi in merito (un Goldahgen non basta, tanto per capirci).
      Quel che mi lascia basito è la mancanza di conoscenza su come funzionasse un regime TOTALITARIO, cosa che noi italiani dovremmo conoscere per due motivi:
      a) lo abbiamo inventato noi e ci siamo stati dentro per 20 anni;
      b) stiamo costruendo un regime totalitario ADESSO e non ce ne accorgiamo (Diego Fusaro lo chiama "capitalismo assoluto" ma lui è un filosofo; io lo chiamo "capitalismo totalitario");
      c) il povero bambino inglese è una delle vittime del nuovo regime totalitario che stiamo costruendo. Hai i soldi? Vivi. Non hai i soldi? Crepi. It's the American Dream.

      Chinacat

      Un piccolo modesto suggerimento:

      http://www.garzanti.it/libri/joachim-fest-io-no-9788811740643/


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    4. Il bambino inglese non viene ucciso "perchè non ha i soldi". I soldi ce li avrebbe, visto che i genitori hanno raccolto donazioni per circa un 1 MLN di sterline. Viene ucciso per affermare nei fatti e nel giure un principio, questo sì totalitario: che sono le istituzioni a decidere quale vita sia "degna di essere vissuta" e quale no. Se ciò vale per un minore (per il quale dovrebbero essere i genitori a decidere) a maggior ragione varrà per i maggiorenni.
      Ma la ratio del provvedimento NON è l'interesse prevalente della comunità, rappresentata dalle istituzioni, rispetto all'interesse dell'individuo, come nel caso dell'eutanasia hitleriana: una ratio incompatibile, se declinata come in questo caso, con il cristianesimo e le culture che ad esso, sia pure latissimo sensu, si richiamano, ma che in diverse circostanze ha un suo fondamento realistico e razionale (per esempio in guerra, nel corso di una catastrofe naturale, etc.).
      Qui, la ratio del provvedimento è "il bene dell'individuo", nella fattispecie "l'interesse del minore", e la fonte di legittimazione del diritto a decidere quale sia il vero "bene dell'individuo" è in capo alla tecnoscienza, il cui interprete autorizzato è il rappresentante delle istituzioni: il giudice che ha così sentenziato ha opposto divieto al trasferimento del bambino negli USA per sottoporsi a cure sperimentali in base a una valutazione prognostica della loro inefficacia, espropriando i genitori della patria potestà; in nome della necessità di evitargli sofferenze ulteriori, e questo non per mezzo di adeguate soluzione palliative, ma uccidendolo.
      Insomma, questo assassinio NON viene commesso il bene della comunità, della razza, dello Stato; NON viene commesso perchè "Hai i soldi? Vivi. Non hai i soldi? Crepi" (questo avviene già normalmente negli USA, dove non esiste un sistema sanitario nazionale gratuito o semigratuito); vien commesso "per il bene dell'assassinato".
      Questo è un fenomeno effettivamente nuovo, come nuova è la pratica dell'utero in affitto. Entrambe non vanno paragonate a pratiche naziste, che pure presentano somiglianze superficiali con esse (eutanasia degli inabili, programma Lebensborn)perchè sono profondamente diverse nella logica che implicano e affermano. Che facciano tutte schifo è indubbio, ma per capire che cosa sono non vanno confuse.
      Qui una buona analisi del fatto: http://lanuovabq.it/it/articoli-charlie-gard-e-eutanasia-e-non-accanimentoil-cardinal-sgreccia-smonta-le-tesi-della-condanna-20353.htm

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    5. Anonimo14:22

      Scriptamanent

      Ho notato che Barbara si trova in un paradossale "limbo politico". Tra i suoi spiriti guida figura in primis il grande filosofo (tra i più esperti del marxismo del XX e XXI secolo) Costanzo Preve. Entro nel merito. Preve proviene dall'area della cosiddetta "SINISTRA ESTREMA" con tutte le storture e brutture annesse e connesse. Preve si allontana da questa aerea pur rimanendo ancorato ad un'idea, diciamo, personale di "Sinistra". Litiga con i sinistrorsi, annaspa nell'area estrema, vuole uscirne (diventando a tutti gli effetti un ROSSOBRUNO) ma non fa mai un passo decisivo coerente. Conosce qualcosa in più di STORIA (in particolare dell'ultimo grande conflitto mondiale) rispetto agli "idiotismo dei companeros rossi ma non fa mai un passo decisivo per uscire dall'incubo delle IDIOZIE ROSSE (il libertarismo, il diritto-civilismo e le minchiate annesse e connesse condite da marmellata e merda secca in salsa capital-comunista). Preve è stato un grande tuttavia, il primo comunista serio a criticare la pastrafolla comunista mista a tortino con crema al pistacchio diritto-civilista). Maiperò si esprime sulle "baggianate storiche" della resistenza. Preve se ne è andato da qualche anno a sta parte lasciando dietro di sè una scia di "INSICURI POLITICI" di coloro che disprezzano la SInistra ma rimangono comunisti al pistacchio (un pò come il gatto che si morde la coda!). E tuttavia Preve rimane un grande per il coraggio che ha avuto restando fuori dal coro, fuori dal Circo mediatico Gommunista e dalle minkiate ossessive e proverbiali propinateci dal secondo dopoguerra ad oggi dagli anti-fa da mercato coperto e dai comunisti da salotto. Ora Barbara e chi come te condivide le sue idee è ORA DI FARE UN PASSO DECISIVO AVANTI e non restare ingabbiati nelle menti contorte (vedi che fine hanno fatto i comunisti della grande bellezza?) di una Sinistra oramai defunta e completamente apatica. Barbara è arrivato il momento di LASCIARTI ANDARE ... per abbracciare il vero Socialismo Maschio, Anticapitalista serio e con le palle quadrangolari: Il Scialismo Nazionale!!! Capito?

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    6. Anonimo14:55

      Scriptamanent

      Purtroppo, con sti cazzo di cellualari senza tastiera (sono rimasto un conservatore in tal senso... rimembro ancor i MOTOROLA neri con chiusura a conchiglia!) e un poò per la fretta di scrivere ho cannato e commesso orrori ortografici...ma si sà... l'ho scritto di getto, perdonami BARBARINA!!! A presto!

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    7. Non sarei così severo.
      Per dire: Barbara è 1000 volte meglio di quel buffoncello di Fusaro, che pure fu allievo diretto di Preve, che sull'immigrazione è rimasto alle quattro scemenze da Inti Illimani.
      Semplicemente, l'antifascismo (socialdemocratico, cristianopopolare, liberalmassonico) è ancora il codice su cui si forma il linguaggio espresso dalla nostra cultura di massa. Io personalmente sono stato fortunato, venendo da una famiglia che ha avuto morti ammazzati sia dai partigiani che dai tedeschi che dai repubblichini ho avuto buon gioco a mettere tutto in prospettiva storica.
      Col tempo ci arriveranno anche altri. Nel frattempo, dopo Eco è morto un'altro degli sbirri del pensiero antifascista più feroci, l'ineffabile Rodotà.
      Pian piano dove non arriva la ragione arriva la biologia. Per un attualista come me è una sconfitta ma alla fine fine la vita è anche adattamento.

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    8. Anonimo21:37

      Scriptamanent

      Concordo con te Matteo, pressocchè in tutto o quasi. Come Barbara anch'io in passato ho votato (ahimè) per ben due volte i GOMMUNISTI. Me ne pento amaramente. Sono passato da Preve, ho letto molte cose e visto un fiume di sue interviste... Preve ha avuto un merito notevole su di me: Illuminarmi e iniziare ad avere un forte senso critico sul Comunismo e in genere sull'idiotismo politico sinistro. Preve è stato il trampolino di lancio verso altri confini della politica. Sono rimasto socialista e socialista rimarrò per sempre. Ma il mio Socialismo ora ha spalancato alcune finestre che prima non conoscevo. L'unico socialismo autentico rimane e rimarrà sempre quello fascista primordiale, sanspolcrista, autenticamente rivoluzionario, Bombacciano, Ricciano... Un socialismo finalizzato ad un forte interesse NAZIONALE, l'unica via possibile e attuabile oggi. Vedi l'esempio del Venezuela, della Siria SOciualista di Baath ... E con questo non nego di aver conservato enorme interesse per le letture di Antonio Gramsci e di Pasolini, così come divoro con fortissimo interesse Ezra Pound, Alain De Benoist, Michea, Tarchi, Freda, Evola ... etc... Occorre uscire dagli odiosi schemi dicotomoci destro/sinistri. Fiunalmente libero di pensare... La storia che conosciamo è fuffa pura... Ora sono impaziente di leggere mein kampf, perchè no!!! Non ho problemi in merito. Mi spiace che Barbara non abbia superato ancora le IDIOZIE STORICHE sia sul fascismo che sul nazional-socialismo che ci hanno inculcato in oltre settantanni di favole scritte dai soliti noti Gommunisti e liberal-democratici... Ciaux

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    9. @ BUFFAGNI

      Sostanzialmente, Mr. Buffagni, sono d'accordo con Lei ma ammetto di essermi espresso male, ovvero:

      " I soldi ce li avrebbe, visto che i genitori hanno raccolto donazioni per circa un 1 MLN di sterline"

      Quindi non hanno soldi. Quindi non fanno parte del ceto dominante. Questo è quello che volevo dire con la frase "Hai i soldi? Vivi", non fanno parte dell'élite. Possono pure raccogliere il triplo, non cambia nulla: non ne facevano parte prima, non ne fanno parte ora, non ne faranno parte domani.
      Se i genitori del bambino avessero avuto 1 milione di sterline in banca, col tappo che il bambino era ancora in Gran Bretagna: sarebbe già stato negli USA e la faccenda non finiva nemmeno sui giornali (sai che scoop scrivere "Bambino malato, i genitori straricchi lo portano negli USA")
      Finisce sui giornali perché i genitori 1 milione di sterline sul conto in banca non ce l'hanno e quindi si crea il "caso".

      Per il resto, la penso come Lei, chapeaux.

      Chinacat

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    10. @ SCRIPTAMANENT

      Scusi, ma ci sono un paio di cose che non capisco:

      a) Lei scrive "La storia che conosciamo è fuffa pura" ma nel suo scritto non compare nemmeno UN NOME di quelli che sarebbero "fuffa". Ci sono almeno una dozzina di nomi che vengono in mente a chiunque abbia studiato un pò seriamente l'argomento "fascismo".
      Occhio e croce, non credo ne conosca nemmeno di uno ma magari mi sbaglio.

      b) "L'unico socialismo autentico rimane e rimarrà sempre quello fascista primordiale, sanspolcrista, autenticamente rivoluzionario"

      Ora, a parte il fatto che il "Fascismo" non è "Socialismo" e questo lo sanno anche i gatti (in teoria).
      Resto stupito semmai dal fatto che non sappia che il "Fascismo" che Lei definisce "sansepolcrista" (deduco si riferisca al 23 marzo 1919) non sarebbe MAI E POI MAI esisto senza il "Fascismo AGRARIO".
      Che non nasce a Milano ma nel Val Padana: come si fa ad ignorare lo "squadrismo agrario" nel 2017 ???? Scommetto 1000 lire che se io scrivo "Marcia su Ravenna" Lei, in prima battuta, non sa nemmeno a cosa mi rifersco e dovrà "googlare" per saperlo.

      c) Conosco bene il Fascismo. Ma non capisco una cosa: perché si continua a pensare che criticare il Fascismo implichi l'essere ANTIFASCISTA? Io non mi sento ANTI-FASCISTA come non mi sento ANTI-CANCRO, non so se mi spiego.
      Il Fascismo è stato un fallimento to-ta-le, da qualsiasi prospettiva lo si guardi. In campo economico è stata una catastrofe, in campo sociale idem e via di seguito. Basterebbe guardare i numeri (cioé le statistiche e i grafici, quella roba pallosa ma molto istruttiva).
      Io non ANTI-FASCISTA per principio, per partito preso, per appartenenza o scelga Lei la spiegazione: non ha funzionato, ha fatto una montagna di danni, fine. Non sono sono ANTI-FALLIMENTO perché sarebbe sciocco tanto quanto essere PRO-FALLIMENTO. Non ha senso.

      Cordiali saluti

      Chinacat

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    11. Che i dominanti siano in grado di sfuggire alle leggi e di fare più o meno quel che gli pare, mentre i dominati no, è un dato permanente da che mondo è mondo, e tale resterà. Potranno cambiare i dominanti e potranno essere nell'insieme migliori o peggiori, potranno cambiare le leggi ed essere migliori o peggiori, ma la sostanza della cosa, cioè il vantaggio competitivo dei dominanti sui dominati non cambierà mai.

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    12. Anonimo12:06

      SCRIPTAMANENT

      @Chinicat

      1. Il Fascismo non è socialismo? Permettimi un pò di ironia: Ah ah ah...
      un invito a leggere questi scritti:

      - http://www.ereticamente.net/2015/08/oltre-destra-e-sinistra-socialismo-fascista-2.html - autore: Angelo Spaziano;

      - http://www.ereticamente.net/2015/04/oltre-destra-e-sinistra-socialismo-fascista.html - autore: Mario Michele Merlino

      Non sto qui a elencare i nomi e cognomi di chi o come sia stata riscritta la storia contemporanea dell'ultimo conflitto ma anche più indietro nel tempo...

      Onestamente credo ci siano delle discrepanze, ma ognuno poi se ne fa un'idea in base ai propri studi e/o letture di approfondimento su testi certamente non facili da reperire.

      2. Sul Sistema Economico attuato in quegli anni non posso esprimermi ma sicuramente, e questo è più che un dato di fatto, ci furono molti provvedimenti e riforme sociali e socialisteggianti, ma non sto qui ad elencarle...

      un invito a leggere questo scritto (spero che il link non sia sbagliato):

      https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=380051658789765&id=374215292706735

      3. un invito a leggere:

      Non si sono innocenti (un pò di storie di cronaca recente)
      edizioni A.R.
      autori Silvia e Anna Valerio
      dove qualche indizio o spunto può essere interessante leggerlo!

      Autori sull'argomento fascismo (contemporanei e viventi) ce ne sono a bizzeffe:

      parto forse dal più noto: Renzo De Felice
      Stefano Fabei
      Maurizio Barozzi
      Franca Poli
      etc... etc...
      (qualcuno si può trovare anche su fakebook.

      Buona giornata

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    13. Anonimo12:58

      SCRIPTAMANENT

      @Chinacat

      per concludere: Io sono dalla parte di Nicola Bombacci!

      Se più di vent'anni fa miltivo nel PCI, ora (finalmente...) non più nè mai.

      Ripropongo un estratto di un articolo di AKLCESTE tratto daL BLOG pauperclass: Guardare il mostro in faccia".

      ... "E va bene, lo ammetto.

      Ho sprecato il mio tempo.

      Molti di noi l’hanno fatto ed è bene, anche per loro, addivenire, prima o poi, a un mezzogiorno di fuoco dell’anima.

      Si nasce, si ama, si studia, si impara, si vive.

      Ma quanto di ciò che abbiamo vissuto è frutto della nostra scelta? Non sarà che abbiamo preferito, più o meno consciamente, il caldo letto del conformismo?

      Non intendo coinvolgervi; parlerò solo di me (che sono nato a sinistra, altri declineranno l’esame di coscienza a loro modo).
      Sin all’inizio degli anni Duemila votavo a sinistra. Perché?
      A dir la verità non lo so. La mia famiglia era piuttosto tiepida. Si votava PCI, ma i miei vecchi rimanevano sempre dei simpatici reazionarî in tema di diritti civili. Mettiamola così: desideravano un’Italia più pulita e confidavano, blandamente, nei dirigenti comunisti. E tuttavia mai comprarono una copia dell’Unità, mai si iscrissero al Partito, mai ne frequentarono le sezioni o le manifestazioni. Il loro motto, insondabile, era: nulla di troppo. E la politica attiva, militante era, appunto, qualcosa di troppo: ideologica, forsennata, un po’ fanatica.

      Il sottoscritto, invece, declinò la giovinezza e la media età proprio sotto l’ombra dei diritti civili. Era naturale supportare sinistra e diritti civili. Anche il mito americano (veltroniano!) esercitava il suo fascino: non erano gli americani che avevano liberato l’Italia dalla dittatura fascista?

      Parallelamente coltivavo il culto per la Resistenza e i suoi uomini.
      Partecipai a convegni, congegnai incontri, approfondii alcune figure di patrioti, portai alla luce cinema e letteratura di quegli anni.
      Bene. Cosa resta di quel tempo glorioso oggi?

      UN BEL NIENTE!!! (I punti esclamativi li ho aggiunti io :-D )" ...

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    14. @ SCRIPTAMANENT

      Escludendo De Felice, nessuno degli autori da Lei citati rientra nella categoria dei grandi nomi per gli studi sul Fascismo.
      Nemmeno il più autorevole dei contemporanei, Emilio Gentile.
      Non c'è Mosse, non c'è Linz, non c'è Acquarone, non c'è Payne, non c'è Gregor... ma adesso capisco tutto:

      "(qualcuno si può trovare anche su fakebook."

      E secondo Lei, i nomi dei grandi studiosi sul Fascismo, alcune delle menti più brillanti come Gregor Mosse SI TROVANO SU FACEBOOK ?????

      Dio salvi la Regina.

      Chinacat

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    15. @ BUFFAGNI

      "Che i dominanti siano in grado di sfuggire alle leggi e di fare più o meno quel che gli pare, mentre i dominati no, è un dato permanente da che mondo è mondo, e tale resterà."

      Verissimo.
      Ma nel 1946 questo disgraziato paese che amo, riuscì a costruire quasi da zero una società che almeno in parte aveva un suo "equilibrio" sociale: che il "ricco" si faccia curare in Svizzera non mi interessa, mi interessa invece che il "povero" abbia le migliori cure possibili.
      Alla prima cosa non posso rimediare (sono girondino, non giacobino) ma alla seconda si.
      Adesso stiamo sfasciando tutto. Non è un bello spettacolo.

      Chinacat

      Elimina
    16. Anonimo08:10

      scriptamanent

      @chinicat

      Chi stabilisce chi sia Autorevole o no?

      Innanzitutto mi battono i coglioni quando qualcuno mi da del Lei. Mr CHINICAT... la cosa è alquanto fastidiosa, credimi! Lo so, lo fai in buona fede da quanto sembra, rivolgendoti anche ad altri in questo modo! Insomma, mi sa un pò di canzonatura, sarcastico. Imprimiti bene nella mente che

      Non sopporto chi ha la puzza sotto il naso e si autoesalta sovente pavoneggiandosi sui blog tra citazioni e nomi di autori "autorevoli".

      Detto questo, francamente mi girano le palle. Tienilo bene a mente, non so se sono stato chiaro!

      Riguardo alle liste, ti dico (scrivo) subito che la mia non era un'ostantata dimostrazione di conoscenza dell'argomento, anzi lo conosco poco e niente. Ognuno di noi, (secondo la sua cultura, curiosità e voglia di approfondire talune questioni, che siano politiche, sociologiche, antropologiche, economiche...etc...) fa quel che può ed attinge dalle fonti che più rietiene opportune e interessanti per se.

      Il fatto che siano sul SOCIAL di stampo SIONISTA facebook, purtroppo (devo ammetterlo con enorme dispiacere) su questa MERDA di piattaforma ci sono oltre 2 miliardi di persone. Pertanto un FRANCO CARDINI (storico) lo trovi... Trovi anche la pagina di COSTANZO PREVE ... dunque qual'è il problema? Non ho capito?

      Un uomo o una donna pisciano la mattina, cacano a mezzogiorno o la sera o la mattina a seconda delle abitudini che hanno preso nel tempo a prescindere che siano:

      - delle menti erudite autorevoli;
      - che siano i presidenti della repubblica;
      - o che detengano una ricchezza di capitali pari 30% della ricchezza degli abitanti dell'intero pianeta.

      SCHINICAT, imprimitelo bene nella tua testolina: le liste erano solo un modo per dire che (fortunatamente) esistono uomini e donne qui in italia che non credono o non hanno mai creduto alle BALLE dei libri di storia che ci vengono proposti nelle scuole di ogni ordine e grado e in particolare nelle UNIVERSITA' (peraltro, a mio avviso, ad esclusivo appannaggio dei SEMI-COLTI de SINISTRA o dei LIB-DEM)...

      QUINDI se per te il fascismo è un fallimento totale, per me in alcuni contesti non lo è stato! Chiaro?

      Spero di essere stato esaustino. A BARBARAAAAA.... non è che c'hai pure tu la puzzettina sotto il naso? No?

      Ciaux

      Elimina
    17. @ SCRIPTAMANENT

      Uso il Lei perchè il "tu" lo riservo agli esseri umani pensanti, non quelli che scrivono CAZZATE come questa:

      "Chi stabilisce chi sia Autorevole o no?"

      Vediamo di capirci: John M. Keynes sta all'economia come G. Mosse sta agli studi sul Nazionalsocialismo. Dato che dubito che Lei sappia chi è Keynes, Le vengo incontro:
      Emilio Gentile sta al Fascismo come Pelè sta al calcio.
      Domandarsi il perché può starci MA CAPIRLO NON E' DA TUTTI.

      Il che pone fine alla discussione a causa del livello troppo basso; e difatti:

      "esistono uomini e donne qui in italia che non credono o non hanno mai creduto alle BALLE dei libri di storia"

      PERCHE' NON LI HANNO MAI NEANCHE LETTI ! ! ! !
      Come fanno a sapere che ci sono scritte delle balle? Non lo sanno. Come Lei: non ha mai letto 2 righe di Gentile o di Mosse o di Paxton e non lo farà MAI. Continueràa sproloquiare senza ritegno, come se la Storia fosse tutta questione di "OPINIONI".

      Per esempio:

      "QUINDI se per te il fascismo è un fallimento totale"

      Per ME? Sono LE CIFRE e sono I FATTI a dimostrarlo, NON IO. Nel 1939 l'industria italiana non è in grado di assemblare un motore d'aereo che raggiunga i 1000 CV. Capito il concetto? NON è una mia opinione, è un DATO DI FATTO OGGETTIVO. La capisce la differenza?
      I salari reali, durante il Ventennio, SCENDONO e non perché lo dica IO ma perché lo dicono I NUMERI.
      Nei campi di prigionia inglese in Africa nel 1940/41, ad alcuni prigioneri italiani (e nemmeno pochi) veniva legato un nastro bianco al braccio sinistro; lo si vede chiaramente nelle foto e si legge nei rapporti scritti all'epoca.
      Sa il perché?
      Perché non distinguevano la destra dalla sinistra.
      Ecco i risultati pratici e concreti di 20 aani di meravigliosa scuola fascista: una massa amorfa, rincretinita, addirittura sotto all'analfabetismo.
      I registri del Distretto Militare di Bologna includono quegli anni ed è possibile estrapolare, se uno riesce ad avere l'accesso, un sacco di informazioni utili.
      E si scopre che il 40% delle reclute che si presntano non le si può arruolare perché: o non sanno scrivere e leggere, oppure hanno delle condizioni fisiche che non lo permettono (derivante dalla MALNUTRIZIONE).
      20 anni di Fascismo e questi sono i RISULTATI CONCRETI.

      Io capisco bene che a Lei non faccia piacere saperlo e quindi ficchi la testa nella sabbia ma si ricordi che non tutti sono degli struzzi.

      Last but not least: non è una questione di "puzza sotto il naso" ma una questione di RISPETTO nei confronti dei LIBRI e di coloro che si fanno un mazzo grande come una casa per scriverli. Come questo tizio qua:

      https://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_Gentile

      Chinacat

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    18. @ SCRIPTAMANENT

      Faccio uno sforzo per contrastare la mia naturale avversione per quelli a cui non piacciono i libri e Le faccio un esempio concreto di una delle modalità su COME scegliere certi libri e PERCHE'.
      Prenda questo, per esempio:

      TITOLO Rapporto al Duce
      AUTORE Giordano Bruno Guerri

      https://www.ibs.it/rapporto-al-duce-libro-giordano-b-guerri/e/9788845265600

      Sa cosa ci trova dentro? Il testo delle relazioni tenute in presenza di Mussolini nel 1942 dai capi delle province. 96 fedrali si prentano a Roma e descrivono la situazione esistente nelle varie province italiane.
      Chiaro il concetto, no?
      Questi sono FASCISTI che descrivono l'ITALIA in cui vivono, ci siamo?
      Non sono le OPINIONI di uno storico e magari di parte, eh no.
      Questi sono FASCISTI che parlano del FASCISMO davanti a nientemeno che al Duce in persona, il quale fa domande e interagisce quindi, nei verbali stenografati, ci sono anche interlocuzioni del Duce.

      Vuole sapere come descrivevano la realtà i fascisti dell'epoca? Facile, compera il libro e lo legge.
      Poi magari torna e chiede scusa: non a me che non valgo nulla ma agli italiani protagonisti di quei racconti di fame e miseria e degrado che gli stessi fascisti raccontano.

      Chinacat

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    19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    20. Monsieur Gattocinese, io sul nazismo ci ho scritto una tesi di laurea per la quale consultai, lessi e sviscerai una novantina di libri e che chi vuole può anche leggersi su questo blog. Per cui risparmiami cortesemente il ditino puntato e i consigli per la lettura come se fosse per me un argomento sconosciuto. Grazie.

      Elimina
  13. Giusto per essere più espliciti:

    https://www.youtube.com/watch?v=NKiePbTcAfY

    Chi è il tizio alla sinistra di Mandela che invita pacificamente a massacrare i "bianchi"?
    E, soprattutto, di che colore è?

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  14. Ciò che contraddistingue l'Umano dagli altri animali è la sua capacità di creare sistemi sociali che si occupano anche di quegli individui cui la Natura non ha fornito tutte le capacità per sopravvivere a se stessi.

    Questa è la peculiarità fondamentale e significativa dell'Umano. Il resto è speculazione.

    Siamo tutti uguali noi Umani?
    Purtroppo no. Ci sono Umani e umanoidi, esseri cioè privi delle caratteristiche proprie dell'Umano.
    Dal che si dovrebbe dedurre la non uguaglianza scontata di tutte le forme che l'uomo ha assunto nei millenni.

    Per la Giustizia sarebbe un buon punto di partenza dato che non dovrebbe appellarsi a nulla che debba risultare assoluto.

    La domanda è; "Gli Umani vanno verso l'estinzione e resteranno solo umanoidi?"

    (..."questa gentaglia va fermata)


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  15. Giusto22:30

    Il massone Kalergi preconizzava una distopica società in cui la razza del futuro è euroasiatico-africana.

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  16. Barbara mi rendo conto che ci sono persone in italia... italiane che pur essendo distanti mille miglia hanno la stessa, identica estrazione politica e culturale alla tua: è il mio caso... ma bando alle ciancie, capisco il tuo livore... ma, con tutta sincerità potevi forse risparmiarti alcuni paragoni citando il "baffetto nero squadrato". In fondo quel folle (genio) qualcosa aveva compreso: L'usurocrazia bancaria a conduzione ebbraico/massonica (con due "b") già pervasiva in tutti gli anfratti del sistema burocratico-istituzionale Europeo/Ammericano. Tieni presente che in America, gli EBBREI AMMERICANI avevano apertamente dichiarato guerra alla Germania ancora prima dell'ascesa al potere del "Baffetto Nero squadrato". Se non ci liberiamo di questi "animali illuminati", l'Europa, l'Occidente sarà presto (se non già da tempo) totalmente governato da questi Alieni (e Alienati) di Dio quale razza prescelta secondo il loro merdoso credo!

    Qui in Italia, la ZINISTRA ... la RAI è a conduzione ebbraica. Paolo Mieli è ebreo... Le banche sono a conduzione prevalentemente ebbraica. GAD Lerner (ex lotta continua) è ebbreo; Pintor (ex lotta continua) è/era ebbreo. Clemente J. Mimun è ebbreo! Roberto Saviano (Gomorra) madre ebrea Sefardista....... Taradash, Roberto Amen, Miriam Mafai... potrei continuare all'infinito. Di cosa stiamo parlando? ...

    Buone cose Barbara!!!

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    1. Egregie Reti Sociali,
      ancora agli "ebbrei" stiamo?

      Che tristezza...

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    2. Visto che tu citi Hitler, anch'io un tuffettino nel passato lo faccio. Il problema è che questa "gentaglia" c'è ancora oggi ed è fottutamente presente in ogni dove e onestamente ne ho pieni i testicoli! Sono presenti ovunque. Questo Ostia di ISRAELE è perennemente ovunque. In chiesa, in sinagoga, in parlamento, in RAI e francamente ne ho piene le palle. Dunque... vedi tu... tristezza o no, i coglioni si sono suffritti da tempo! ;-)

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    3. https://www.youtube.com/watch?v=1jiEmgWOYwI

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    4. Anonimo14:41

      Pintor ebreo?A chi ti riferisci?Luigi Pintor è stato assieme a Rossana Rossanda,Lucio Magri,Valentino Parlato e Massimo Caprara uno dei fondatori del quotidiano "Il manifesto"e non mi risulta fosse di origine ebraica.Se invece ti riferisci al figlio Giaime,sì,è stato in Lotta Continua con un ruolo certamente marginale rispetto a Gad Lerner che invece era responsabile nazionale degli studenti medi di quel gruppo e quindi con incarichi,diciamo così, più "di rilievo".Questo per la precisione,se poi si vuol esecrare il pentitismo stomachevole di molti ex "barricaderi"da salotto,ora comodamente adagiati su comode e redditizie poltrone,non posso che associarmi.Luciano

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    5. Io suggerirei di lasciar perdere uan volta per tutte le spiegazioni storico-politiche che si fondano sull'appartenenza degli attori di quelle vicende al popolo ebraico; soprattutto perchè così facendo, si entra subito, che lo si voglia o no, nel genere letterario "fiaba", lo stesso a cui appartiene Hitler-Barbablù.

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    6. Anonimo09:02

      @Luciano

      RetiSociali

      Qui una lista completa:

      https://iburattinisenzafili.blogspot.it/2015/07/lista-degli-ebrei-influenti-italiani.html

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    7. Caro Buffagni, se il cospirazionismo antisemita clericale alla Blondet è desueto e paranoide, cionondimeno esiste una ragione talvolta per pensare all'ebraismo come qualcosa di più di un accidente storico.
      L'esempio che avevo fatto prima mi sembra calzante: Barbara si domanda perché esistono dei bianchi che teorizzano la scomparsa della razza bianca. Tu sai benissimo che la domanda è posta male in partenza, perché quei teorici non si considerano appartenenti alla stessa razza di quelli che si dovrebbero meticciare fino all'estinzione biostorica con buona pace degli analfabeti negrofili che hanno letto 500 libri sul Congo ex Belga.
      Non è particolarmente importante sapere se sono realmente una razza separata e se sono subumani come riteneva Hitler: il problema è come LORO si percepiscono.
      Perché non parliamo di una tribù della Polinesia.

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    8. Sì, caro Matteo, lo so. Per la verità, ad associarsi nel progettino "basta razza bianca" ci sono anche bianchi lavati col candeggio ariano, sembra impossibile ma è vero, gente che vuole sparire pare ce ne sia tanta. Suggerisco soltanto una cosa: non entrare nella fiaba, perchè nella fiaba tutto cambia, e non cambia in meglio. Se vedi che cosa è capitato a una persona intelligente come Alain Soral capisci che cosa intendo. E non parlo soltanto del fatto, pur importante, che sul piano della comunicazione entrare nella fiaba è un suicidio molto ben assistito, e dunque è quanto mai opportuno evitare di disegnarsi bersagli sulla camicia. Parlo anche del fatto che com'è come non è, quando si entra nella fiaba, anche le persone più intelligenti vengono travolte dalla dinamica fiabesca. Più o meno va così: tu dici fiaba, vieni molto ben spazzolato, la persecuzione (reale) diventa paranoia (immaginaria), e la paranoia comincia ad andarsene per conto suo, perdendo contatto con la realtà della persecuzione, convalidandola, rendendole un segnalato servigio...insomma, finisce che ci si spara su un piede tutti da soli. Non è ancora venuto il giorno in cui di questa cosa si potrà parlare con calma, su basi fattuali, realisticamente. Quel giorno magari verrà, non oggi, non domani, ma chissà.

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    9. In effetti hai citato il nome giusto: Soral, ed il suo amichetto abbronzato sono imbarazzanti persino per i livelli ti becerismo che anni addietro raggiungeva Le Pen padre (che comunque rimane per molti versi un gigante).
      Ogni tanto, col mio francese traballante, tento di leggere qualche suo articolo ma solitamente mi fermo dopo le prime 10 righe, in cui la parola "ebrei" compare in media 22 volte.

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    10. E guarda che Soral è una persona intelligente, o meglio lo era prima di entrare nella fiaba. Le sue cose importanti le ho lette, l'idea di "Egalité et Rèconciliation" era buona, bello anche lo slogan "la destra dei valori, la sinistra del lavoro". Dopo l'ingresso nella fiaba, è stato così massacrato che è diventato più che paranoico, ha attirato a sè come un magnete una folla di spostati che la metà basta. E' l'altro lato, il lato noir della fiaba antifascista.

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  17. Il mio è il punto di vista di una persona che col fisico efficiente (abbastanza), causa ictus, si è trovata con il fisico, oltre alla comunicazione, molto handicappata. A 43 anni.
    Allora vi dico di non prorogare la vita di chi sarà un lavoro per infermieri, medici, paramedici.
    Non c’è solo BigPharma, che vive sui malati. Per esempio, i vecchi che sono nelle case di riposo a €2200 al mese, con l'Alzheimer o la demenza senile, che 40 anni fa sarebbero morti, quanti addetti a cambiare pannoloni, mettere il cibo in via endovenosa, ci sono? E queste persone saranno sempre di più. Sia i vecchi che non devono morire presto, sia gli addetti.

    30 anni fa, nel mio caso, dopo qualche giorno, mi avrebbero tumulato, Ma mi è successo nel luglio 2007. Faccio i primi 10 anni da handicappato. Adesso da lustri aspetto la morte. Per assurdo prima dell’ictus non usavo droghe (anzi ero socio dell’AVIS), ma adesso per assere felice del mio stato, per dormire, per anche non rompere, posso mangiare 6 pilloline al giorno. Affanculo, non le prendo.

    Non ci sono solo le case farmaceutiche che vivono sull’ infante inglese.
    Come la Englaro faceva lavorare le suore, o quelli che le toglievano il pus da decubito.

    Vorrei che tutti quelli che parlano di questi argomenti, passassero 1 mese all’anno, toccandoli, odorandoli, cambiandoli, con i malati gravi. Dai 18 fino ai 65 anni. Troppo comodo fare i culattoni con il culo degli altri.

    Si dia la possibilità alla natura, dopo un po', di fare il suo corso. Sia con i bambini che con gli anziani.

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    1. Caro amico,
      Innanzitutto quelli che augurano agli altri i malanni "così provano sulla loro pelle" proprio non li sopporto perché amplificano solo la negatività.

      Secondo, nessuno vuole negare ad un adulto consenziente di porre termine alle proprie sofferenze. Mi pare che si stia lavorando molto sulla questione del suicidio assistito e del diritto alla buona morte (ovvero alla morte dignitosa). D'altra parte, se uno vuole campare non lo si può certo terminare perché "costa troppo". Queste cose vanno analizzate caso per caso e nessuno di noi sa preventivamente come si comporterebbe in tali circostanze. Il caso del bambino puzza di pretesto ed è per questo che non convince l'ipotesi "poniamo termine alle sue sofferenze".
      Mi dispiace molto per la sua condizione, soprattutto per lo stato depressivo che nessuno pensa di alleviarle.

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    2. Gentile Signor Zanchetta,
      1) guardi che la natura ha la mano pesante: non solo avrebbe ucciso lei 30 anni con 'ictus che l'ha colpita, ma farebbe tranquillamente fuori tante persone, anche bambini, con una banale infreddatura che si trasforma in polmonite, con un graffio che induce il tetano, etc. Vero che chi sopravvive sarebbe assai più resistente della media odierna. Valutare il rapporto costi/benefici.
      2) Se una persona si vuole uccidere lo può sempre fare, sana o malata che sia. Se non ci riesce da sola, si cerca una persona disposta ad aiutarla, e disposta anche, se scoperta, ad affrontare le conseguenze dei suoi atti: prendersi la responsabilità di uccidere è una cosa seria.
      3) Se invece ci si vuole togliere pensiero e responsabilità, e affidare ad altri (=comitati medici, regolamenti, leggi, burocrazie) il compito di decidere chi resta in vita e chi no, si sappia che a) QUESTO sì che è "fare il culattone col culo degli altri b) anche senza prevedere complotti maligni da parte dei decisori e/o dei parenti in attesa dell'eredità, basta la semplice routinizzazione istituzionale per garantire che si sfoltirà un gran numero di persone che o preferirebbero continuare a campare nonostante tutto, o non sono in grado di esprimere un parere in materia: e molto presto nessuno ci farà più caso, come capita nel caso dell'aborto (quasi sei milioni di bambini ammazzati dall'introduzione della legge in Italia, con nessuno che fa una piega).

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    3. Fu il vero punto di non ritorno: con tutto il disprezzo che nutro per Giuliano Ferrara, su una cosa ha perfettamente ragione, ovvero che l'aborto legalizzato ci ha resi tutti ciechi, insensibili, irresponsabili. Mi ci metto in mezzo anche io, non penso di essere migliore. Quella tragedia ha aperto una voragine da cui poi COERENTEMENTE si è giunti all'abominio dell'utero in affitto.
      In effetti, se una donna può uccidere suo figlio, non vedo ragioni serie per vietare alla stessa di venderlo.
      Non commento poi la delirante idea di lasciar fare a quella matrigna psicotica di madre natura: nemmeno il delirio darwinista è mai arrivato a tanto.

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    4. Probabilmente a Ferrara ha aperto gli occhi la sua infelice fisicità, che ne fa un candidato naturale allo scarto, nei triage. Nel caso dell'aborto si vede come basta veramente pochissimo per aprire una porta che poi è molto difficile chiudere. Lì sono bastate due cosette: la formulazione vaga dello "stato di necessità", "grave danno fisico O PSICHICO" della gestante (e chi lo certifica il grave danno psichico?) + la routinizzazione istituzionale (poi, certo, l'ideologia dominante senza la quale nessuno avrebbe pensato di dare il semaforo verde). "Nessuno è buono", caro Matteo. E dunque è molto pericoloso varare leggi o fare progetti che funzionerebbero solo se tutti fossimo buoni.

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    5. Signora Barbara, io non auguro male a chi sta bene perché:
      1) quelli che stanno bene devono lavorare anche per me. Io ho lavorato solo 29 anni, (dai15..44) e sarò in pensione tanti anni.
      2) se il numero di attivi si riduce, non c’è trippa per i gatti.
      Ho solo detto di guardare, partecipare, e non solo per pochi attimi. Non fare i turisti delle sofferenze, ma capire se val la pena la vita sofferta. La vita che noi immaginiamo, è speranzosa, ma è solo automatica nelle persone anziane; infatti i vecchi dementi non pensano (!) di togliersi la vita.

      “Mi dispiace molto per la sua condizione, soprattutto per lo stato depressivo che nessuno pensa di alleviarle.”

      La ringrazio, ma io sono incazzato, non depresso. Ogni volta che provo a tagliare un limone, avvitare una vite, parlare senza stare attento a cosa mi esce dalla bocca (il cervello pensa ROSSO e la bocca, ogni tanto, dice, es., BIANCO o LIBRO, mi fa apparire più scemo di quello che sono), ti fa incazzare con il tuo corpo.

      “D'altra parte, se uno vuole campare non lo si può certo terminare perché "costa troppo"”
      Tranquilla, è solo questione di tempo. Infatti gli ultraottantenni in “salute” hanno tutti una malattia, chi due, chi tre ecc. Costano pillole, sedie, interventi, ecc. I novantenni costano ancora di più. E la medicina spinge sempre più in avanti il tempo della morte. E i conti salgono...

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    6. Signor Roberto Buffani
      3) da quanto ne so io, l’aborto si faceva anche prima della legge. Naturalmente ogni tanto ci scappava la morta.
      2) Non è vero che ci si può uccidere da malati. Bisogna che le gambe funzionino un po', e l’accesso a qualcosa efficace.
      1) So come è la natura. Non sono nato in una città, ma in una valle, in una casa distante chilometri dal centro. Bella la natura in autunno; nella mia valle trovavo funghi, castagne, uva… L’uomo dà la qualità alla natura, che è una lotta per la sopravvivenza.

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    7. Caro Signor Zanchetta,
      1)anche l'omicidio c'era prima delle leggi che lo vietavano, e ha continuato ad esserci anche dopo. L'aborto legale lo facilita, e comunica a tutti che ad abortire non c'è niente di male.
      2)Il malato può farsi aiutare da qualcuno, se vuole uccidersi. Chi lo aiuta si assuma la sua responsabilità
      3) La bella, bellissima natura è certo una lotta per la sopravvivenza. Se in questa lotta per la sopravvivenza l'uomo non avesse impiegato il suo vantaggio competitivo - immaginazione, intelligenza, creatività - sugli altri animali, si sarebbe estinto molto in fretta, visto che non dispone di mezzi di offesa e difesa paragonabili a quelli dei grandi predatori.
      La saluto cordialmente.

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    8. Signor Roberto Buffagni
      1)Io ho 3 figli. Quando abbiamo concepito il primo, la situazione economica ( della mia coppia) era critica. La possibilità di abortire non è stata attuata anche se la legge consentiva, alla moglie, di abortire. Ma le possibilità che la situazione economica volgesse al bello erano tante. Allora bastava avere un po' di voglia di lavorare. E io ne avevo anche troppa. Naturalmente l’aborto si usa per svariati motivi, non solo economici. Sono felice che la mia compagna, (noi) non abbia mai dovuto decidere se sì o no, ma se ci fosse stato una impellenza, ovviamente non mi avrebbe fermato la legge.
      2) Ma sta scherzando? Dopo 2 anni dall’ictus ( nel mio caso= paralisi lato destro + crisi epilettiche + difficoltà nel linguaggio + ecc ), comincio a pensare di togliermi la vita. A) Non si trovano volontari che ti sparano o altri sistemi. B) Quando i medici si sono resi conto che non ero allegro di questa vita, mi hanno spinto dal psicologo, in modo che abbia voglia di vivere, e dallo psichiatra, che ti dà pasticche per dormire, per essere allegro ecc. Ovvero droga. Che non ho mai preso.
      Sono convinto, per mia esperienza, che il corpo umano non è facile da uccidere, pertanto non devi sbagliare quando ci provi.
      3) Natura… Guardiamo l’Uomo di Neanderthal. E’ un ominide che è vissuto fino a 30/40.000 anni fa, in Europa, Siberia, medio Oriente. Era compatibile con homo sapiens, tanto che qualche incrocio è stato fatto; infatti negli africani non ci sono tracce nel DNA di questo ominide, ma il 3,4% di DNA della razza caucasica ( ..i bianchi) è neanderthaliano.
      Questo ominide, molto probabilmente, è stato sterminato da homo sapiens.
      Entrambe le razze avevano un po' di tecnica; fuoco, lance ecc.
      Anche l’Uomo di Neanderthal campava senza gli artigli di un leone, il morso di un caimano, ma purtroppo, per lui, ha incontrato Homo Sapiens.
      Salve.

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    9. Caro Signor Zanchetta,
      io sono cattolico e quindi contrario all'aborto, ma qui non ne faccio una questione di religione o di moralità personale. Anzi, le dirò che sul piano della moralità, proprio perchè sono credente mi guardo bene da pronunciare giudizi sulla persona. E' infatti possibilissimo che il vero e maggior responsabile di un atto come l'aborto (ma non solo) non sia affatto chi lo compie. Il giudizio morale sulla persona va pronunciato solo quando vi si sia tenuti, e con la massima cautela e attenzione; sempre tenendo presente che come ammonisce il Vangelo, giudicando ci si giudica.
      Qui io parlo della legalizzazione dell'aborto e dei suoi effetti sia sulla società nel suo insieme, sia sulla mentalità degli individui che la compongono. La legge italiana giustifica l'aborto solo se c'è "stato di necessità". E' un principio giuridico molto antico (origina nel diritto romano). Per fare un esempio chiaro: se lei ed io naufraghiamo, e ci aggrappiamo a un relitto che può sostenere uno solo di noi, se lei mi dà un pugno e mi fa annegare non è giuridicamente colpevole di nulla perchè ha agito "in stato di necessità", cioè per salvare la sua vita. Non si può, in effetti, pretendere che tutti siano eroi o santi. Se la legge fosse rispettata e applicata secondo questa sua ratio, non avrei nulla da obiettare. Però le cose non stanno così. Non stanno così perchè da un canto, c'è una formulazione troppo vaga dello stato di necessità ("gravi danni psichici", molto difficili da determinare), dall'altro, c'è l'inevitabile routinizzazione di una pratica istituzionale: dopo un po', tutto procede in automatico, nessuno si pone più le domande pertinenti ; e per finire, c'è l'ideologia dominante, secondo la quale l'individuo ha il diritto di fare quel che vuole se non lede la libertà altrui. E siccome il feto non ha personalità giuridica e non è in grado di dire la sua, la "libera scelta" si traduce nel fatto che le donne abortiscono quando vogliono, per motivi gravi o futili, insomma a loro arbitrio. Il che produce due effetti principali: uno, che si uccidono molti più bambini di prima, per la banale ragione che è molto più facile ucciderli legalmente e gratis che ucciderli illegalmente e a pagamento; due, che nella mentalità corrente si diffonde e si afferma un'idea devastante, cioè a dire che quando un bambino sta nei piedi è pieno diritto della madre ucciderlo, senza che nessuno - neanche il padre, figuriamoci la società - abbia il minimo titolo a metterci becco. Ora, sul piano sociale questo è un suicidio, perchè la società ha un interesse assai evidente a riprodursi, come minimo a rimpiazzare gli attuali viventi con un numero eguale di nascituri; sul piano etico, cioè non della moralità personale ma del costume, questo è cianuro, perchè distrugge il concetto stesso di responsabilità. La nascita o la morte di un bambino non è un gioco. Lo so bene che quando lo si concepisce di solito si pensa a tutt'altro, e so bene anche che l'erotismo è un gioco. Però è un gioco molto serio, per molte ragioni ma soprattutto perchè è indissolubilmente legato con le fonti stesse della vita, una cosa con la quale è meglio non scherzare.
      La stessa cosa vale, a mio giudizio, anche per l'eutanasia. Non do giudizi su una persona che vuole uccidersi. Non so che cosa farei o desidererei io se fossi al suo posto (per saperlo bisogna trovarcisi). Ritengo gravemente sbagliato e dannoso legalizzare l'eutanasia, per le stesse ragioni che le esponevo sopra in merito all'aborto. Cordialmente.

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    10. Signor Roberto Buffagni
      Capisco che Lei da la colpa alla società, ovvero a tutti e nessuno.
      Stiamo guardando un atto, l’aborto, causato da un godimento, spesso soldi, causa delle non-nascite oppure degli omicidi, a seconda di uno come la pensa, di che religione segue, o non segue.

      Ipotesi. Se Lei fosse il proprietario della Ducati, o della Yamaha, o qualunque marca di moto per divertimento, Lei causerebbe morti per soldi, divertimento; i centauri che girano per le nostre strade, hanno pagato la Ducati, cercano il divertimento, ma rischiano la morte, e con la morte un funerale e via, è abbastanza sopportabile, ma rischiano paralisi, lesioni al cervello ecc. E la società cosa dice? Da non motociclista vorrei, per assurdo, che questi proprietari di marche di moto,ovvero Lei, pagassero, e caro. Anche i meccanici, i concessionari; tutti che guadagnano su dei “poveri” motociclisti che non sanno trattenersi a usare la moto.
      Eliminate le moto, ci sono le mountan bike, quelli che vanno a sciare, chi si immerge… Lei guadagna sulle morti, paralisi, moncature, altro che i padroni delle ferriere. Finita l’ipotesi.

      Capisco che Lei vuole che l’Italia abbia figli. Meglio figli di genitori che sono italiani da tante generazioni. Da ateo sono d’accordo. Provi a chiedersi come mai la Francia, simile all’Italia come PIL, ha le donne che fanno figli. I tedeschi, più ricchi dell’Italia, sono presi peggio degli italiani, sul dato figli. Non c’entra l’aborto più o meno legalizzato, dipende se è conveniente, meno stressante, non opprimente, avere figli.

      Lei scrive “Ritengo gravemente sbagliato e dannoso legalizzare l'eutanasia”. Ho fatto tutti i sacramenti fino al matrimonio ( ma l’ho fatto per piacere alla mia lei ). Adesso provo fastidio con le religioni. Qualsiasi religione, se non ha il contraltare di altre religioni/atei, è contraria alla libertà, alla scienza. Se non ci fosse stato il protestantesimo, e altro, io sarei un contadino che lavora per mantenere i signori e il clero, ignorante, domani dovrei andare a messa e al vespero (l’ho fatto come chierichetto, che lagna… ), e dovrei ringraziare Dio di essere ancora al mondo…
      Salve

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    11. @ ZANCHETTA

      Sig. Zanchetta, scusi l'intromissione ma Lei ha segnalato un elemento che spesso e volentieri viene (volutamente) trascurato: la demografia.
      Lei scrive:

      " Provi a chiedersi come mai la Francia, simile all’Italia come PIL, ha le donne che fanno figli. I tedeschi, più ricchi dell’Italia, sono presi peggio degli italiani, sul dato figli."

      Diamine se ha ragione sulla Germania e le cose stanno pure peggio di come si pensi:

      http://vocidallestero.it/2015/06/04/telegraph-la-situazione-demografica-mette-a-rischio-la-posizione-dominante-della-germania/

      "Il tasso di natalità della Germania è crollato al livello più basso del mondo e per i primi anni del 2020 la sua forza lavoro inizierà a precipitare ad un ritmo superiore a quello del Giappone"

      Anche il Giappone sta combinato molto male ma non so dire quanto questo possa essere correlato con la "religione ufficiale", lo scintoismo.
      Un altro paese con seri problemi di demografia è infatti la "cattolica" Polonia, una delle nazioni europee con il maggior numero di restrizioni sull'aborto (!!). Che si fa superare dalla "laica" Francia, per giunta.

      Quale sia il filo che lega paesi così diversi come Giappone, Polonia, Francia e Germania, non saprei dirlo; ho trovato un sacco di cifre ma ancora non ho trovato una spiegazione ragionata e confutata (anzi, se qualcuno ha dei suggerimenti, dico grazie).
      Occhio e croce però questioni come religione e aborto non credo pesino più di tanto.

      Cordialmente,

      Chinacat

      PS
      Il caso più eclatante è quello della ricca und meravigliosa und virtuosa Germania. Perchè mi sembra che quando Mr. Buffagni scrive che quando di solito si concepisce un bambino si pensa a tutt'altro, i tedeschi ci pensino eccome: me lo posso permettere? Forse ne ammazza più il reddito che il profilattico.

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    12. Caro Signor Zanchetta,
      solo un chiarimento. Io NON "do la colpa alla società", che non ha nome, indirizzo e numero di telefono e non può essere moralmente colpevole di niente. Dico soltanto che se non vi si è tenuti per ufficio, non è opportuno dare giudizi morali sulle singole persone, in questo caso sulle donne che abortiscono. Il giudizio morale è individuale, personale, non collettivo; ed è anche molto difficile darlo con un minimo di equità. E' invece opportuno e necessario dare giudizi etici (= di costume) su pratiche sociali diffuse e rilevanti, per esempio l'aborto. Si può, senza ipocrisia secondo me, NON dare giudizi positivi o negativi sulle singole donne che abortiscono, e dare un giudizio positivo o negativo sulla pratica sociale dell'aborto legale, che ha conseguenze importanti per tutti.
      Per il resto, altro piccolo chiarimento: sono favorevole alla libertà religiosa. Sarebbe assurdo il contrario, dove sono presenti diverse religioni, molti sono atei o scettici, etc. E' sbagliato imporre una religione (qualsiasi) a chi non vi crede.
      Quanto alle ragioni del crollo demografico, non sono competente in materia, e non so dirle quali siano le cause più importanti secondo gli studiosi della materia. Secondo me, ma è proprio un secondo me, ci sono sicuramente problemi economici (sicurezza dell'impiego, reddito decente, etc.); cambiamenti importanti del costume come il prolungarsi degli studi, specie per le femmine; un generale individualismo che dissuade dall'assumersi le responsabilità di una famiglia; ma poi, la poca fiducia nella vita. Ce ne vuole parecchia, per fare figli, no? Anche un po' di incoscienza, se vuole.

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    13. Chinat buonasera.
      “(anzi, se qualcuno ha dei suggerimenti, dico grazie)”
      In un mondo di esperti, con me siamo al livello scantinato. Ho solo 1 anno di professionale, e 2 buchi nel cervello.

      Ovviamente qualche pensierino pure io ce l’ho.
      -Ai tempi del duce, mia nonna mi aveva detto che era antieconomico non avere figli.
      -La Francia aiuta le mamme.
      -Il leader algerino Boumedienne ha detto: «Presto irromperemo nell'emisfero del nord. E non vi irromperemo da amici, no. Vi irromperemo per conquistarvi. E vi conquisteremo popolando i vostri territori coi nostri figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria» http://www.lisistrata.com/newlisistrata2007/013Fallaci11Annetayloraward.htm.
      -Per troppi figli, la Cina ha fatto una legge, abrogata, per limitare la natalità.
      -Il Vaticano, dovrebbe essere incriminato per reato contro l’umanità, per avere limitato l’uso dei contraccettivi in Africa ( Pannella, a radio Radicale)

      I giovani scoprono il sesso ed è una sagra.
      La politica, le religioni, che sono la stessa cosa, decide come la gente ha da fare sesso.
      Salve

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    14. Signor Roberto Buffagni
      Sinceramente se una donna abortisce, escludendo la possibilità di problemi di salute, il 65% della colpa e dell’uomo, innanzitutto perché non si è messo il preservativo, o se ne frega, o ha paura della nascita.
      Allora, cominci a lanciare i sui strali sugli uomini. Attualmente, il concepimento si fa in 2.

      La ringrazio per la concessione sulla libertà di religione. Mi chiedo se Lei fosse nato in Iran, o in Arabia, allattato all’Islam, se avrebbe avuto un giudizio così clemente, nei riguardi di un apostata.
      Idem 7/8 secoli fa, in Italia.

      Sono d’accordo che ci vuole un po' di incoscienza nel fare figli. Quei legislatori che caricano sulle spalle dei genitori i figli di 30 anni, è una cosa che mi fa schifo.
      Anche il diritto di famiglia è una cosa che mi dà perplessità: esempio per la legge, il genitore può lasciare un terzo a chi vuole, esempio il figlio A. Il genitore ha 3 figli: A,B,C.
      C ha fatto il figlio prodigo, e si fa vivo quando è da spartire la torta. Secondo la legge, C ha gli stessi diritti di B e A.
      Salve.

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    15. Sig. Zanchetta, intanto La ringrazio per quella frase di Boumedienne, che non conoscevo ma che non fa altro che confermare quel che penso: hanno già perso in partenza, se puntano sul numero. D'altronde non potendo sviluppare una qualsiasi forma di pensiero razionale e scientifico, l'Islam è destinato (per fortuna) ad estinguersi.
      Per quanto riguarda il "problema demografico" non credo si tratti semplicemente di fare più figli: quello è il punto di partenza è l'esempio della Francia dimostra che è fattibile.
      Una volta usciti dall'incubo dell'euro, la domanda corretta è: e di questi figli che ne facciamo?
      La risposta è in parte legata al primo punto che Lei elenca e sul quale bisogn spendere qualche parola.

      Chinacat

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    16. @ ZANCHETTA

      "Ai tempi del duce, mia nonna mi aveva detto che era antieconomico non avere figli."

      E' evidente che si riferisce alla legislazione fascista in merito di nascite, dato che la demografia fu un chiodo fisso del Regime.
      Per quanto riguarda il lato "economico", la politica demografica del Fascismo fu un disastro.
      Sa qual'era la regione più prolifica? la Basilicata. E molte volte il Duce, nei suoi discorsi la additava ad esempio.
      In compenso non c'erano strade, non c'era l'acqua, non c'era la luce, non c'erano ferrovie e come è ampiamente documentato, si viveva nelle grotte. Lei pensa che io scherzi, vero?

      "IN ALCUNI COMUNI IL TRACOMA SUPERA IL 20% DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA. PURE GRAVE SI PRESENTA IL PROBLEMA EDILIZIO SCOLASTIO. MANCANO ANCORA 1000 AULE. ABBIAMO DELLE SCUOLE ALLOGATE IN GROTTE DOVE SI ENTRA SANI E SI ESCE MALATI."
      (Dalla relazione del Federale della provincia di Foggia, 26 gennaio 1942)

      Gli stessi problemi si ritrovano in tutte le relazioni dei Federali del Sud Italia. Cioé nelle regioni dove la politica demografica del fascismo ebbe più successo.
      Si, facevano un sacco di figli e poi? Se non ci sono fabbriche, se non ci sono strade, se non ci sono scuole, se mancano le basi stesse della vita civile, a che serve avere 4, 5 o 12 figli?
      La situazione nel Nord Italia, a leggere le relazioni, era migliore ma soltanto per quanto riguarda le infrastrutture: per quanto riguarda i CONTENUTI dell'insegnamento c'è da mettersi a piangere.
      Già andavano a scuola in pochi per motivi di reddito (mandare un figlio al liceo costava circa 4/5 mila lire quando il reddito di un operaio era sulle 250 lire al mese) ma quelli che avevano la sfortuna di andare solo alle elementari non imparavano assolutamente NULLA.
      La maggior parte del testo unico per le elementari era composto da frasi questo tenore:

      "Mussolini, che tutti chiamano Duce e tu puoi chiamare babbo, è un figlio del popolo, venuto dalla miseria. E' l'uomo più grande e più buono del mondo. Egli in un decennio ha fatto diventare l'Italia la prima nazione del mondo."
      (Da "Il libro fascista del Balilla, edizione 1934)

      Questo imparavano i bambini italiani: un cumulo di cazzate. Pagine e pagine di cazzate. Mussolini, sopra, sotto, a destra, a sinistra. Non imparavano NULLA. Perché non c'era scritto nulla a parte questa roba qui.

      Non si può capire la scuola durante il Fascismo senza conoscere l'ideologia Fascista. E nell'ideologia totalitaria Fascista, lo scopo principale è quello di "migliorare le razza italiana", quel che Mussolini definisce "plasmare il nuovo italiano".
      E' evidente che la scuola giochi un ruolo fondamentale ed è per questo che viene fascistizzata subito (la riforma Gentile è del 1923) e cercheranno di fascistizzare sempre di più il corpo insegnanti.
      Ma il Fascimo non ha intenzione di plasmare dei cittadini o degli esseri un minimo pensanti, il Fascismo vuole creare dei fascisti ossia delle persone con un basso livello di cultura (quindi facilmente manipolabili), con una spiccata propensione all'obbedienza senza dubbi (credere, obbedire, combattere), che si faccia ammazzare per il Duce ed i sogni di onnipotenza del Regime e che abbia una sola cosa: LA FEDE.
      Non importa se sanno leggere o scrivere, importa che siano pronti alla guerra e lo siano da bambini (libro e moschetto, fascista perfetto) poichè nell'ideologia Fascista "la guerra sta all'uomo come la maternità sta alla donna".

      Io l'ho fatta breve ma se vuole approfondire l'argomento, ci sono svariati ottimi libri in circolazione, dove dati e cifre e studi comparativi alla mano, la politica demografica e scolastica del Regime Fascista fu soltanto l'ennesimo fallimento pagato dal popolo italiano.

      Chinacat

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    17. Onorevole Fiano, finalmente l'ho riconosciuta.
      Dovevo capirlo quando ha detto che il facismo inventò i campi di concentramento che era un personaggio di così specchiata integrità morale e di così eccezionale erudizione, ma sono contento che finalmente si sia rivelato nelle forme del lettore di Wikipedia preferito da noialtri.

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    18. @ MATTEO

      Non si dovrebbe mai rispondere ad uno stolto, dato il rischio che qualcuno possa pensare che gli stolti sono due.
      Ma nel tuo caso, minus habens cacciaballe, faccio uno strappo alla regola.
      Vediamo quindi perché sono convinto che Madre Natura ti abbia dato un cervello scadente, talmente scadente che per poter interagire con gli altri devi necessariamente mentire.

      "Dovevo capirlo quando ha detto che il facismo inventò i campi di concentramento"

      Che tu possa "capire" lo escludo, quindi a beneficio degli altri ti faccio notare che non ho mai detto una cosa del genere.
      Ho affermato che il Fascismo italiano fu il primo Regime totalitario ad utilizzare i "campi di concentramento", dato che spesso e volentieri si ritiene che questo triste primato spetti al Nazionalsocialismo.
      Non solo ma fu anche il primo Regime totalitario a praticare il genocidio (ai danni della comunità dei Senussi) e l'unico che si mise a fucilare una comunità religiosa (DEBRA LIBRANOS).
      L'unica differenza sta nel fatto che il Fascismo italiano iniziò queste attività fuori dall'Italia mentre i Nazionalsocialisti tedeschi fecero tutto a casa loro. E le iniziò prima dei nazisti, incluso l'uso dei GAS.

      Un lettore normale capirebbe la differenza; tu, ne dubito seriamente.

      Quanto a wikipedia non mi serve a molto dato che il miglior conoscitore delle attività coloniali dell'Italia ha scritto non meno di una trentina di libri sull'argomento e quindi delle due potrebbe servire più a te che a me.
      Per tua informazione, il tizio in questione è questo:

      https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Del_Boca

      Non da ultimo:

      "Dopo aver posto il suo potere su solide basi, il fascismo continuò a dedicarsi alla elaborazione di una liturgia nazionale, coerente con le sue idee sui miti, sui riti e sui simboli, come parte fondamentale nel suo progetto totalitario di creazione "dell'italiano nuovo"."
      (Emilio Gentile, Il culto del littorio, pag. 151)

      "L'epoca del Fascismo sarà veramente iniziata il giorno in cui AVRA' PLASMATO TUTTO IL POPOLO, esaltandolo nella sua FEDE e ingigantendolo nelle sue speranze"
      (S.Gatto su "Il Raduno", maggio 1928, "Di fronte al passato")

      I fascisti erano convinti che quella italiana fosse una razza debole, mediocre, inetta e incapace di governarsi da sola; quindi andava plasmata una "nuova" razza di italiani.
      La mia opinione è che fossero completamente suonati ma debbo ammettere che sono proprio i soggetti come te che in un certo senso "danno ragione" alla visione fascista dell'italiano medio.
      Bugiardo, mediocre, inetto e incapace.

      Carlo Ravasio fu nominato vicesegretario del PNF nel dicembre 1941. Tenne un diario che è ancora inedito, tranne alcune parti pubblicate in un libro nel 1970 (G. Bianchi "Come e perché cadde il fascismo").
      Ecco come un fascista, Ravasio, descrive gli altri fascisti:

      "divise, battute di tacchi, disciplina e ... cervelli in vacanza"

      "il Duce va dicendo che la guerra è ormai vinta e CHE SONO GLI ITALIANI CHE NON LO CAPISCONO"

      Vedi Matteo, è colpa tua: sei italiano e quindi, secondo il tuo duce, non capisci nulla.

      Always MIND THE GAP.

      Chincat

      Elimina
    19. Ci caschi sempre.
      Sei praticamente una macchinetta.
      Ti prego, non cambiare mai.

      Elimina
    20. Chinat buon pomeriggio.
      “...hanno già perso in partenza, se puntano sul numero. D'altronde non potendo sviluppare una qualsiasi forma di pensiero razionale e scientifico, l'Islam è destinato (per fortuna) ad estinguersi.”

      Sono d’accordo che i popoli costretti da una religione, hanno un fardello. Ma se la battaglia di Vienna, del 1683, https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Vienna avesse avuto un altro esito (bastava che la dissenteria colpisse i polacchi invece dei turchi ), nella prima guerra mondiale, l’impero turco non sarebbe stato il malato d’Europa.

      Estinzione… Si estinguerà gli occidentali… E’ troppo conveniente per gli islamici maschi, essere islamici, in un paese dove c’è la sharia. E sarà semplicissimo negli stati occidentali https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_islamico vedi Olanda, fare propaganda…

      “Una volta usciti dall'incubo dell'euro” Non capisco perché la gente dà la colpa sempre al nemico esterno. Nel mondo, c’è un paese che manda (va) in pensione le persone a 34 anni, dopo non aver fatto una beata minchia? Abbiamo un debito record. Ma il Giappone quel debito è in mano agli stessi giap, mentre gli USA può stampare moneta all’infinito, tanto il $ vale sempre.

      Elimina
    21. Chinat buon pomeriggio.
      "Ai tempi del duce, mia nonna mi aveva detto che era antieconomico non avere figli."
      Adesso non si può fare la politica di 90 anni fa.
      Bene. Ho una proposta. Mia.

      Attualmente votano gli over 18 (camera, europee comuni..) e 25 (senato). Un senatore, a caccia di voti, fra un po' di mesi, non gli interesserà mai cosa ha bisogno un teenager.

      Facciamo votare tutti, da 0 anni e 1 giorno. Per procura. Fino a 18 o 25 anni. Non penso che si debba modificare la costituzione, perché effettivamente voteranno i maggiorenni.

      I genitori ( o i legali rappresentanti) che hanno figli sotto i 25 anni, una volta la mamma, una volta il papà, per il senato, per procura, votano loro. Ovviamente sotto i 18 anni per i comuni, camera ecc.

      I padri sanno i problemi dei figli, che la politica può risolvere. E i politici si “accorgono” di una parte della società.

      Io ero un tecnico, non un filosofo. A un problema, c’è sempre una soluzione.

      Salve

      Elimina
    22. @ MATTEO

      "quindi a beneficio degli altri"

      Chi lo sa, magari qualcuno passa, legge, rimane incuriosito e poi approfondisce. Tu sei escluso da questo processo in quanto minus habens.

      Chinacat

      Elimina
    23. @ ZANCHETTA

      Sig. Zanchetta, proprio perché "tecnico" può immaginare il motivo dell'estinzione dell'Islam. Tutta la tecnologia, e sottolineo TUTTA, non viene prodotta da "loro". Li potremmo eliminare tutti soltanto togliendogli i medicinali e se mai si dovesse arrivare ad uno "scontro" hanno già perso.
      Certo, la "sharia" gli piace ma se cercano di imporla altrove, prendono solenni legnate. Ci vorrà tempo ma spariranno dalla circolazione. Come i dinosauri. Same shit, different day.

      “Una volta usciti dall'incubo dell'euro” Non capisco perché la gente dà la colpa sempre al nemico esterno.

      Dato che l'euro è la nostra (si fa per dire) moneta, è un problema interno. Se l'avessero adottato su Marte sarebbero cavoli loro ma siccome l'euro, ben più di una semplice moneta, è un "metodo di governo", è un problema interno estremamente grave.

      " Abbiamo un debito record."

      Si e No. Che il debito italiano sia perfettamente sostenibile non lo dico io, lo dicono le cifre e qui ne trova una esauriente spiegazione:

      http://goofynomics.blogspot.it/2016/06/monti-fact-checking.html

      Il punto non è se un debito sia da record o meno ma se sia RIPAGABILE O MENO. Se io avessi un debito da 1 milione di euro, per me sarebbe da record ma soprattutto non potrei ripagarlo; se avessi il reddito di Bill Gates la faccenda cambia: sarebbe da record ma sarebbe RIPAGABILE.
      Che poi è quello che conta.
      Claudio Borghi specificava pochi giorni fa che il 40% del debito pubblico giapponese è detenuto dalla B.O.J. quindi è come se non ci fosse.

      Chinacat


      Elimina
    24. @ ZANCHETTA

      La mia digressione sulla demografia e la scuola durante il Fascismo è dovuta al fatto che, sebbene in ambito storiografico sia stato accertato che si tratta di fallimenti totali che hanno aggravato la già precaria posizione italiana (soprattutto per quanto riguarda la scolarizzazione),
      c'è una buona parte di italiani (vedi Matteo) che alle balle del Fascismo ci crede ancora.
      "Mussolini ha fatto le scuole!"
      Lei non ha idea di quante volte lo si sente dire.
      Ovviamente è falso, anzi le cose stanno pure peggio di come uno si può immaginare (dopo le faccio un esempio) eppure lo si sente dire ogni volta. Come se questo "sistema" non fosse stato studiato ed analizzato.

      Quanto al votare, ho le mie perplessità. Lei scrive:

      "I padri sanno i problemi dei figli, che la politica può risolvere."

      La maggior parte dei padri che conosco non ha la più pallida idea di cosa sia la Costituzione; in compenso sanno tutto della Juventus.
      Questa sarà una generazione nella quali i padri non sapranno aiutare i figli a fare i compiti. Provi a chiedere a qualche padre se ha avuto il buon senso di andarsi a leggere cosa c'é dento la riforma "La Buona Scuola": lo avessero fatto, i genitori italiani avrebbero dovuto prendere delle mazze da baseball e andare a Roma.
      Non sarei così ottimista perché se è vero che c'è un serio problema "in alto", bisogna ammettere che c'è anche un problema "in basso".

      In Giappone, l'unica categoria che non aveva l'obbligo di voltarsi durante il passaggio dell'imperatore, era quella degli insegnanti.
      Perché senza di loro, non ci sarebbe stato né un impero né un imperatore.

      Chinacat

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    25. @ ZANCHETTA

      Uno dei maggiori problemi prodotti dalla scuola Fascista fu l'assoluta mancanza di "tecnici" in qualsiasi campo. Ci sono svariate motivazioni che non Le sto ad elencare ma i risultati pratici si videro dal 1940 in poi.
      Tutte le unità militari italiane sono carenti di meccanici per i mezzi di tasporto, per non parlare di quelli per la manutenzione degli aerei.
      Non possono utilizzare i cannoni A.A. da 88mm (regalati dai tedeschi) per la mancanza di uomini in grado di usarlo (non basta saper leggere e scrivere per usare un puntatore ottico telemetrico Zeiss).
      Una delle cose che più sbalordisce il Feldmaresciallo Rommel é che gli ufficiali italiani non solo non sanno nulla di tecnologia ma non conoscendola non ne possono nemmeno immaginare i possibili utilizzi sul campo di battaglia.
      Dato che gli ufficiali provenivano dalla classe media dell'epoca e dato il costo della scuola, è facile capire come non solo il sistema scolatisco fascista ne avesse prodotti pochi numericamente ma quei pochi non sapevano quasi nulla lo stesso.
      La maggior parte dei competenti finiva o in Marina o nell'Aviazione mentre tutti gli altri andavano all'Esercito; provi quindi ad immaginare il livello di istruzione dei soldati, con ufficiali simili.

      Durante il Fascismo l'Italia perse per strada 20 anni di tecnologia e progresso, 20 anni di totale parentesi intellettuale a tutti i livelli e la composizione delle Forze Armate (non solo le armi) è lo specchio migliore per qualsiasi analisi sociale ed economica.

      Di cosa invece sia capace il popolo italiano, una volta liberato da questa demenziale dittatura, lo ha dimostrato nel dopoguerra: non solo abbiamo recuperato quei 20 anni di buco ma in molti settori ci siamo ritrovati in testa ed il modello economico italiano, come rilevato da svariati economisti, era portato come esempio di un modello che funzionava e pure bene.

      Chinacat

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    26. Chinacat buon giorno.
      Rispondo dalla fine dei suoi commenti.
      “Di cosa invece sia capace il popolo italiano, una volta liberato da questa demenziale dittatura, lo ha dimostrato nel dopoguerra”
      Mi sembra che il boom italiano sia arrivato negli anni 60. Ovvero 15 anni dopo il fascismo. Allora i trentenni e più ( quelli che fisicamente hanno fatto il boom ) non sono andati a scuola con i professori calati da Marte, ma i prof c’erano già. Nel 1964 era fatta e finita l’autostrada del sole, che attraversa gli appennini, con mezzi ovviamente scarsi rispetto a oggi. La superstrada a pagamento (?) pedemontana veneta, di 100 km, sono 7 o più anni che ci lavorano, e siamo al 40% della realizzazione. La diga del vajont, finita nel 1960, non è crollata, ma semplicemente il lago è stato riempito dalla frana del monte Toc; e non ha fatto, la diga, una piega; se cedeva col piffero che c’erano “solo” 2000 morti.

      Dopo, dagli anni ‘80, posso riferirle in prima persona; come trasfertista elettrotecnico a 19 anni, nel ‘83, avevo girato tutta l’Italia, isole escluse. ( impianti in fonderia, segherie, ecc ).

      Innanzitutto non mi parli di popolo italiano: che c’entra un sardo con i vari pugliesi. Cosa c’entra un
      bergamasco ( Lombardia ) con un avellinese ( Campania )? A parte la lingua, il sistema di vivere è diverso. Un pordenonese ( Friuli ) è chiuso con l’ospite, un siracusano è aperto, in apparenza.
      Io l’avevo già notato questa discrepanza tra persone, che in Europa, nei vari stati non c’è, ma ripeto ho solo un anno di professionale, ma mi è venuta in soccorso l'università di Roma.

      L'università “LA SAPIENZA” di Roma ha certificato che siamo diversi. Le popolazioni italiane sono diverse.
      Riporto un po' dell' editoriale : della rivista “Le Scienze” (edizione italiana di Scientific American ) http://www.lescienze.it/edicola/2014/09/03/news/un_paese_cento_popoli-2254201/ di settembre 2014, l'editoriale a pag.7 diceva quello che l'università “LA SAPIENZA” tra parentesi di Roma, non da Varese, ha verificato, con genetisti e altri scienziati,
      “...si è scoperto che la diversità genetica delle popolazioni italiane è cosi estesa da essere paragonabile, se non superiore, a quella osservata in tutta Europa.” “.....alla luce di queste scoperte certe dichiarazioni di italianità appaiono ancora più pompose e vuote. Perchè l' Italia, come si vede, è un PRODIGIOSO incontro di POPOLI e di colture.”
      Io, ripeto, anche mentalità.
      Dopo a pag. 40 c'è un articolo di 8 pagine dettagliate.

      Elimina
    27. Chinacat buon giorno.
      Rispondo dalla fine dei suoi commenti.
      “Di cosa invece sia capace il popolo italiano, una volta liberato da questa demenziale dittatura, lo ha dimostrato nel dopoguerra”
      Mi sembra che il boom italiano sia arrivato negli anni 60. Ovvero 15 anni dopo il fascismo. Allora i trentenni e più ( quelli che fisicamente hanno fatto il boom ) non sono andati a scuola con i professori calati da Marte, ma i prof c’erano già. Nel 1964 era fatta e finita l’autostrada del sole, che attraversa gli appennini, con mezzi ovviamente scarsi rispetto a oggi. La superstrada a pagamento (?) pedemontana veneta, di 100 km, sono 7 o più anni che ci lavorano, e siamo al 40% della realizzazione. La diga del vajont, finita nel 1960, non è crollata, ma semplicemente il lago è stato riempito dalla frana del monte Toc; e non ha fatto, la diga, una piega; se cedeva col piffero che c’erano “solo” 2000 morti.

      Dopo, dagli anni ‘80, posso riferirle in prima persona; come trasfertista elettrotecnico a 19 anni, nel ‘83, avevo girato tutta l’Italia, isole escluse. ( impianti in fonderia, segherie, ecc ).

      Innanzitutto non mi parli di popolo italiano: che c’entra un sardo con i vari pugliesi. Cosa c’entra un
      bergamasco ( Lombardia ) con un avellinese ( Campania )? A parte la lingua, il sistema di vivere è diverso. Un pordenonese ( Friuli ) è chiuso con l’ospite, un siracusano è aperto, in apparenza.
      Io l’avevo già notato questa discrepanza tra persone, che in Europa, nei vari stati non c’è, ma ripeto ho solo un anno di professionale, ma mi è venuta in soccorso l'università di Roma.

      L'università “LA SAPIENZA” di Roma ha certificato che siamo diversi. Le popolazioni italiane sono diverse.
      Riporto un po' dell' editoriale : della rivista “Le Scienze” (edizione italiana di Scientific American ) http://www.lescienze.it/edicola/2014/09/03/news/un_paese_cento_popoli-2254201/ di settembre 2014, l'editoriale a pag.7 diceva quello che l'università “LA SAPIENZA” tra parentesi di Roma, non da Varese, ha verificato, con genetisti e altri scienziati,
      “...si è scoperto che la diversità genetica delle popolazioni italiane è cosi estesa da essere paragonabile, se non superiore, a quella osservata in tutta Europa.” “.....alla luce di queste scoperte certe dichiarazioni di italianità appaiono ancora più pompose e vuote. Perchè l' Italia, come si vede, è un PRODIGIOSO incontro di POPOLI e di colture.”
      Io, ripeto, anche mentalità.
      Dopo a pag. 40 c'è un articolo di 8 pagine dettagliate.
      Se si può, continuo...

      Elimina
  18. Anonimo23:22

    temo che questo sia solo l'inizio di un'eutanasia forzata a tutti i livelli ,chi sono queste nuove divinita'che si arrogano il potere di vita e di morte,la madre e il padre di quella creatura sono la sua famiglia ,la sua origine e l'unica fonte di amore o questo non conta nulla in quest'europa senza valori e infarcita di ipocrisia.Un famoso economista francese promotore del nuovo presidente, ha auspicato (quella faccia di morto)che presto anche la vita divenga oggetto di mercato.Be,ci siamo ragazzi ,quei poveri genitori non hanno alcun diritto di scelta ,il mercato quello sanitario ha deciso che per Charlie non vale la pena di continuare costose cure mediche ,si stacca la spina e magari si usano i suoi organi, due piccioni con una fava.




    decidere

    RispondiElimina
  19. Barbara,
    solo ora rifletto che, di fatto, è stata negata a tre persone la libera circolazione nel mondo; di fatto, un giudice si è opposto a un viaggio intercontinentale di tre (con)cittadini aventi sulla carta dei diritti come tutti gli altri del medesimo Stato di appartenenza.
    Divieto di circolazione fuori dai confini nazionali.

    Inoltre, se ho inteso bene, i tre cittadini inglesi hanno anche patito, di fatto, il divieto di libera circolazione interna, dall'ospedale a casa loro, bocciata - dal giudice, dai medici o da tutti - la richiesta di permettere al figlio, e a loro, di morire a casa.

    In sé la cosa è già grave.
    In contesto di libera, favorita, facilitata e "accolta" circolazione ormai di decine di migliaia di persone da un continente all'altro, ciò stride ancor più come ingiustizia-ingerenza giuridica, anzitutto, e "storica".


    Prima del presente commento non ho riletto né articolo né commenti, pertanto, se tali osservazioni sono già state fatte, non posso che ripetermi d'accordo.

    Con grande stima.
    Adriana.

    RispondiElimina
  20. Scoperto errore mio: non giudice inglese ma".la Corte di Strasburgo".

    Sorry.
    Adriana.

    RispondiElimina
  21. Leggendo avanti, vedo che un giudice inglese c'è stato.

    Scusate i vari "aggiornamenti" tali solo per me, ma ci tengo a correggermi.
    Questo dovrebbe essere l'ultimo.
    Adriana.

    RispondiElimina

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